MAFIA, PROCESSO “MAGINOT”, NOVE CONDANNE PER I FEDELISSIMI DI FALSONE. ASSOLTO IL RIBERESE GIOVANNI VINTI

Ad essere processato a Sciacca, col rito ordinario, è il riberese Carmelo Marotta, assistito dal penalista saccense Aldo Rossi, il cui processo è in fase di svolgimento.

Mafia, processo “Maginot”, nove condanne per i fedelissimi di Falsone Il Gup del Tribunale di Palermo Lorenzo Jannelli ha emesso nove condanne al termine del processo che si è celebrato con il rito abbreviato contro i fiancheggiatori dell’ex reggente di Cosa nostra agrigentina Giuseppe Falsone. La pena più pesante è stata inflitta proprio al boss campobellese condannato a 18 anni di reclusione (l’accusa ne aveva chiesti 20). Il processo è scaturito dall’operazione antimafia “Maginot” del luglio 2011.

Condannati a

8 anni e 8 mesi Salvatore Morreale, di Favara, 42 anni, e Antonino Pirrera, 59 anni, di Favara;

8 anni di reclusione sono stati inflitti a Carmelo Cacciatore, 47 anni, di Agrigento e Francesco Caramazza, 38 anni, di Agrigento;

6 anni di carcere per Calogero Pirrera, 73 anni, di Favara e Liborio Parello, 41 anni, di Agrigento;

2 anni e 8 mesi di reclusione per Giuseppe Maurello, 42 anni, di Lucca Sicula e Antonino Perricone, 41 anni, di Villafranza Sicula. Questi sono stati assolti dall’accusa di estorsione (Antonino Perricone estorsione impresa Coci; Giuseppe Maurello tenmtata estorsione impresa Infrastrutture). Inoltre la Cassazione ha annullato il regime di custodia cautelare.

Assolto Giovanni Vinti, 42 anni, di Ribera (10 anni la richiesta del Pm).

L’inchiesta “Maginot” condotta dalla Squadra mobile di Agrigento, con il coordinamento della Dda di Palermo, ha consentito di individuare i “picciotti” e i “capi famiglia” al servizio di Falsone, che costoro avevano assunto nel periodo di latitanza del capomafia a Parigi.

Ad essere processato a Sciacca, col rito ordinario, è il riberese Carmelo Marotta, assistito dal penalista saccense Aldo Rossi, il cui processo è in fase di svolgimento.

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