“Per eliminare Piero Grasso avevamo già l’esplosivo e i telecomandi. L’attentato doveva avvenire a Monreale, luogo in cui andava spesso per incontrare i suoceri”. Lo ha detto il pentito Gioacchino La Barbera, deponendo al processo sulla trattativa Stato-mafia. “Dopo aver ritirato i telecomandi a Catania – ha aggiunto – avevamo fatto i sopralluoghi. L’esplosivo andava collocato in un tombino nella strada in cui doveva passare, ma ci fu un problema tecnico e non se ne fece più nulla”.

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