Mafia, confisca di beni per 5 mln di euro a imprenditore Fabrizio Vinci

PROVINCIA DI TRAPANI. I Carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Trapani hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro e contestuale confisca dei beni del valore di circa 5 milioni di euro, emesso dal Tribunale di Trapani – Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della Procura Distrettuale di Palermo, nei confronti di Fabrizio Vinci.

Vinci era stato arrestato il 10 maggio del 2017 dal ROS nell’operazione “Visir”, e poi condannato a 12 anni di reclusione dal Tribunale di Marsala quale “imprenditore mafioso” a disposizione dell’articolazione di “Cosa Nostra” trapanese operante nel territorio di Mazara del Vallo e Marsala.

Il provvedimento, che ha riguardato la provincia di Trapani, si fonda sulle risultanze della citata indagine, svolta in direzione del mandamento di Mazara del Vallo e della famiglia mafiosa di Marsala al tempo capeggiata dall’uomo d’onore Vito Vincenzo Rallo , operante secondo le direttive del latitante Matteo Messina Denaro, per gli inquirenti.

Le investigazioni, oltre a documentare gli assetti di vertice e i delitti perpetrati dalla predetta  famiglia mafiosa, hanno consentito di raccogliere importanti elementi sul suo collocamento baricentrico nelle relazioni criminali tra le province di Trapani e Palermo, nonché riscontri sulla costante operatività del citato latitante.

In tale contesto, sarebbe stato accertato come il Vinci avrebbe stabilmente messo le proprie imprese a disposizione degli esponenti della famiglia mafiosa di Marsala per favorirne l’infiltrazione nel settore dell’edilizia e del calcestruzzo, nonché preso parte a riunioni della organizzazione in cui venivano trattate rilevanti questioni inerenti alla spartizione dei lavori da svilupparsi nel territorio di riferimento.

Il provvedimento ablativo costituisce ulteriore progressione dell’indagine “Visir” del ROS che ha già portato alla condanna di 14 imputati per oltre 173 anni di reclusione.