MAFIA, CONDANNATI FAVOREGGIATORI DI MESSINA DENARO

Confermate, anche se con lievi riduzioni di pena, le condanne stabilite in primo grado a carico di 6 favoreggiatori del boss latitante Matteo Messina Denaro. Lo ha stabilito la corte d’appello di Palermo. Tra gli imputati, accusati a vario titolo di mafia e favoreggiamento, anche il capomafia Domenico Scimonelli, boss di Partanna, tra i fedelissimi del padrino trapanese che ha avuto una condanna a 14 anni.
A 14 anni e 4 mesi è stato condannato il capomafia di Salemi Michele Gucciardi e a 10 Pietro Giambalvo, uomo “d’onore” della “famiglia” di Santa Ninfa. Rispettivamente 11 e 8 anni hanno avuto Vincenzo Giambalvo, altro presunto esponente del clan di Santa Ninfa, e il salemitano Michele Terranova. Per favoreggiamento alla mafia, 4 anni di carcere sono stati inflitti all’autotrasportatore Giovanni Loretta, di Mazara del Vallo.
Il processo di primo grado riconobbe risarcimenti danno per le parti civili: Sicindustria e Associazione antiracket e antiusura Trapani, Comuni di Castelvetrano e Salemi, Associazione antiracket “La Verita’ Vive” di Marsala, Antiracket Alcamese e Centro studi “Pio La Torre”.