MAFIA, ASSOLTO RAFFAELE SALA. DISPOSTA L’IMMEDIATA SCARCERAZIONE

La sesta sezione penale della Corte di Appello di Palermo ha assolto dall’accusa di associazione mafiosa Raffaele Sala, di Burgio, (che era stato condannato in secondo grado alla reclusione di 9 anni e 8 mesi), disponendo l’immediata scarcerazione. La Cassazione aveva, lo scorso giugno, accolto in pieno il ricorso del suo avvocato, il penalista saccense Aldo Rossi, riguardo la posizione di Sala con rinvio alla Corte di Appello di Palermo. Raffaele Sala è rimasto coinvolto nell’operazione antimafia “Scacco Matto”.

A Raffaele Sala rimane la condanna a 4 anni e 10 mesi per detenzione di armi.

La Corte di Appello, inoltre, ha escluso l’aumento di pena per la recidiva contestata a Francesco Capizzi e ha rideterminato la pena in anni 10 e mesi 8. Rideterminata in 13 anni di reclusione la pena complessiva inflitta a Paolo Capizzi (1940) compreso l’aumento per continuazione nella misura di 3 anni di reclusione per il reato già giudicato con sentenza della Corte di Appello del 26 luglio del 2001, divenuta irrevocabile il 22 maggio 2002.

“Il risvolto chiave della posizione di Raffaele Sala – dichiara il penalista saccense Aldo Rossi- è stato l’accoglimento del ricorso in Cassazione. Sono state evidenziate le violazioni di legge in merito alla valutazione della prova, tutte condivise dalla Corte. Sostanzialmente sia il giudice del primo grado che di secondo grado, sul mio assistito, non avevano analizzato le dichiarazioni accusatorie secondo i criteri determinati dal codice, infatti la Corte di Cassazione, investita sul punto, ha condiviso gli argomenti difensivi annullando la sentenza di condanna per associazione mafiosa su Sala Raffaele e rinviando ad altra sezione della Corte di Appello di Palermo per una nuova valutazione sulla base dei binari di diritto coincidenti proprio col ricorso per cassazione, accolto appunto dalla suprema corte”.

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