MAFIA, ASSE CT-TP: SEQUESTRATI BENI PER 20MLN DI EURO. TUTTI I NOMI

Estorsioni, ricostruzione dell’organico e delle dinamiche all’interno del clan Mezzei e anche una ‘frode carosello all’Iva’ con l’emissione di false fatture per oltre 100 milioni di euro che avrebbero fruttato un utile di 8,8 milioni. E’ quanto emerso dall’inchiesta ‘Scirocco’ di carabinieri e guardia di finanza di Catania, coordinati dalla Dda etnea, che hanno eseguito un’ordinanza cautelare per 23 indagati: 10 in carcere, cinque agli arresti domiciliari e otto misure interdittive. Le indagini sono state avviate nel settembre del 2016 per monitorare le attività della ‘famiglia’ Mazzei e, in particolare, del suo componente di spicco, Angelo Privitera, detto ‘Scirocco’.

I carabinieri hanno individuato l’esercizio commerciale, dove il clan teneva dei vertici per parlare delle attività illecite, come usura ed estorsioni, ma anche delle tensioni interne alla stessa ‘famiglia’. Militari dell’Arma hanno anche accertato il riciclaggio di soldi ‘sporchi’ nel settore delle scommesse online e nella gestione completa delle apparecchiature elettroniche da gioco. Dalle indagini sono emersi collegamenti con imprenditori che gestivano depositi di impianti di carburanti coinvolti in operazioni finalizzate alla frode fiscale e in particolare con Francesco Burzotta, indicato come “soggetto orbitante nell’ambiente mafioso di Mazara del Vallo”. Accertamenti della guardia di finanza di Catania hanno fatto luce sulla cosiddetta ‘frode Carosello dell’Iva’.

Il gruppo, secondo l’accusa, riusciva a evadere il pagamento dell’imposta attraverso l’intervento di ‘falsi esportatori abituali’ che emettevano dichiarazioni d’intento non veritiere, consentendo di acquistare da soggetti italiani carburante senza l’applicazione dell’Iva per poi non rivenderlo all’estero, ma nel territorio nazionale. Indagini sono state eseguite anche sull’acquisto di carburanti da fornitori britannici, maltesi e della Repubblica Ceca da parte della Lubricarbo di Sergio Leonardi al quale carabinieri e guardia di finanza hanno sequestrato beni per 10 milioni di euro, comprese quote societarie di 10 imprese commerciali, tra l’altro titolari di 7 distributori stradali.

Elenco persone destinatarie delle misure cautelari:

in carcere

  1. BURZOTTA Francesco, nato a Mazara del Vallo (TP) l’11.5.1960;
  2. GIANNONE Salvatore, nato a Caltanissetta il 10.3.1956;
  3. LEONARDI Sergio, nato a Catania il 7 febbraio 1978;
  4. LO RE Luciano, nato a Catania il 16.6.1971;
  5. LO RE Pietro, nato a Catania il 25.5.1965;
  6. LORIA Claudio, nato a Catania il 3.12.1969;
  7. MINNELLA Sergio, nato a Catania il 14.12.1960;
  8. MUNZONE Carmelo, nato a Catania 17.06.1956;
  9. PRIVITERA Angelo, nato a Catania il giorno l’1.8.1964;
  10. PANTALENA Carmelo, nato a Catania il 23.2.1973, in atto detenuto nel carcere di Catania “Bicocca”;

agli arresti domiciliari:

  1. BARBARINO Eugenio, nato a Giarre (CT) il 28.8.1984;
  2. CALDARERA Alessandro Concetto, nato a Catania il 16 aprile 1969;
  3. LIZZOLI Alessandro, nato a Catania il giorno 11.2.1972;
  4. TOSCANO Bernardo, nato a Catania il 04.12.1968;
  5. PONTURO Massimiliano, nato a Catania il 27.6.1979;

Divieto temporaneo di esercitare imprese e gli uffici direttivi:

  1. AGOSTA Alberto Pietro, nato a Catania il 31 agosto 1986;
  2. CAMPAGNA Antonino, nato a Catania il 29 novembre 1964;
  3. CUTRONA Filippo, nato a Catania il 16 gennaio 1990;
  4. FALSAPERLA Gioacchino, nato a Catania l’11 agosto 1965;
  5. FRAZZETTO Salvino, nato a Catania il 15 settembre 1959;
  6. GIUFFRIDA Salvatore, nato a Catania il 27 giugno 1983;
  7. PANDETTA Federico, nato a Catania il 9 giugno 1983;
  8. PINTA Salvatore, nato a Mazara del Vallo (TP) il 21 agosto 1956.