MACALUBE, LA REGIONE: “IL LUOGO DELL’INCIDENTE NON ERA APERTO ALLE VISITE”. GESTIONE AL CORPO FORESTALE

Bisognava che accadasse la tragedia alle Macalube per far scoprire alla Regione i potenziali rischi collegati ai fenomeni dei “vulcanelli” e correre ai ripari disponendo chiusure e togliendo la gestione ai volontari.

E’ questa la decisione assunta oggi durante un vertice alla presenza del presidente della Regione Rosario Crocetta, dell’assessore al Territorio e Ambiente, Piergiorgio Gerratana, e dei direttori dei dipartimenti Territorio e Ambiente, Protezione Civile e dei relativi staff, riunitisi appunto per discutere della vicenda di Aragona.

Nel corso dell’incontro, come precisa un comunicato stampa della Presidenza, “è emerso che la zona teatro dell’incidente è gestita interamente da Legambiente ed in particolare il luogo specifico dove si trovavano le vittime era destinato esclusivamente all’accesso per ricerche scientifiche”.

Il presidente della Regione e l’assessore hanno inoltre rappresentato ai direttori “la necessità immediata di chiudere l’accesso per il pubblico a tutte le riserve interessate dal fenomeno dei vulcanelli in Sicilia, di affidare la custodia di tali zone al Corpo Forestale e non a volontari, di provvedere alla recinzione di tutte le aree interessate, di affidare all’istituto di vulcanologia uno studio per la valutazione dei rischi”.

Nei prossimi giorni, a tal proposito, la riserva verrà interessata da ispezioni tecniche ed amministrative che dovranno valutare ciò che è accaduto.

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