MA LA CGIL HA IL DOVERE MORALE DI FARE I NOMI, ANCHE PER METTERLI A DISPOSIZIONE DELLA MAGISTRATURA

Dopo la denuncia, in generale, della Cgil, sullo stato di “intermittenza” della politica locale, riferita in modo specifico all’inerzia della maggioranza che governa la nostra città, alcuni dubbi risuonano nell’attenta lettura del comunicato della Cgil, a firma di Franco Zammuto. In modo particolare quando egli scrive : “Qualche politico, ossessivamente, chiede lo stralcio del piano dei parcheggi, o il piano energetico. Poi senti dire in giro, da qualche maligno, che “l’ossessione” è determinata da interesse personale o da interesse a bloccare altrui interessi personali. Per carità, parliamo di cose assolutamente urgenti e necessari ma se le ragioni che stanno dietro queste proposte sono veramente tali non si riuscirà mai a ricavare un ragno dal buco nell’interesse della città”.

Auspichiamo che questa città cambi cultura, ma soprattutto che il cambiamento provenga anche da organizzazioni che hanno segnato la storia gloriosa del passato della città. Sarebbe opportuno che la Cgil facesse i nomi di quei politici cui fa riferimento. Non solo per una questione primaria di obbligo morale, ma soprattutto per mettere in condizioni gli organi giudiziari di approfondire la questione che con è, certamente, dis econdo piano.

 

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