Ma il Comune di Sciacca sa che parte del lago Arancio ricade nel territorio di Sciacca e anche il fortino Mazzallaccar?
SCIACCA- In questi giorni i riflettori si sono, giustamente, accesi sulla questione ambientale che riguarda il Lago Arancio con l’invasione dell’alga rossa che inibisce l’uso dell’acqua per irrigare i terreni. Un grosso colpo inferto all’agricoltura e agli agricoltori a cui viene meno il prezioso liquido per irrigare le campagne.
L’assessore del Comune di Sciacca, Dimino, qualche giorno fa si è, giustamente, lamentato con l’assessore regionale Roberto Di Mauro poichè il Comune di Sciacca è stato escluso da una riunione convocata dal medesimo assessore Di Mauro per affrontare la drammatica questione dell’alga rossa e la conseguente crisi irrigua che colpisce gli agricoltori.
Intanto, l’assessore Di Mauro sconosce che parte del territorio che lambisce il lago Arancio fa parte del Comune di Sciacca. Dovrebbe saperlo, anche, l’assessore Dimino con carte alla mano che, tra l’altro, che sono in possesso del nostro ente comunale.
Ma c’è di più. L’immobile storico denominato Fortezza di Mazzallaccar, di valore storico e risalante molto probabilmente al XV ricade nel territorio di Sciacca. Il monumento ricade nella contrada Fondacazzo nel territorio di Sciacca. L’immobile è di interesse storico e architettonico ai sensi degli artt. 1 e 4 della legge 1 giugno 1939 n. 1089 ed come tale è sottoposto a tutte le norme di tutela contenute nella medesima legga.
L’immobile deve rispondere ai rigidi vincoli della Soprintendenza di Agrigento. Dunque, Fortezza di Mazzallaccar ricade nel territorio di Sciacca e deve essere inserito tra i beni monumentali e architettonici che fanno la ricchezza di Sciacca.
A supporto di quanto scriviamo, sollecitiamo l’Amministrazione comunale a leggere il decreto dell’assessore regionale ai Beni Culturali e Ambientali della Regione siciliana. Esattamente recante il protocollo n. 7490del 30 ottobre 1997.
Qualora il Comune non trovasse il decreto, noi del Corrieredisciacca ne siamo in possesso.
Dunque, il Comune di Sciacca entra con tutto il diritto a partecipare alla riunione indetta dall’assessore Roberto Di Mauro per la questione dell’alga rossa. Ma ha anche il diritto, il Comune di Sciacca, di meglio considerare l’immobile storico e inserirlo nel ricco scrigno dei tesori monumentali e architettonici di Sciacca.
Filippo Cardinale
(Foto Sciamè)