M5S: “SE IL SINDACO NON DIMOSTRA DI AVERE LE IDEE CHIARE, LE TERME FINIRANNO NELLA BRACE”
Due interrogazioni, di identico contenuto, saranno presentate al Comune di Sciacca e alla Regione Siciliana dai consiglieri comunali del M5S Teresa Bilello e Alessandro Curreri e dal deputato regionale saccense Matteo Mangiacavallo. L’argomento riguarda il futuro delle Terme di Sciacca.
Sia i consiglieri comunali che il parlamentare del M5S chiedono ai loro interlocutori quali siano le idee e le proposte che le amministrazioni locali e regionali vogliono mettere in atto per riaprire al più presto stabilimento e complesso termale.
“Il passaggio dei beni in concessione tra Regione e Comune era una delle azioni che ho seguito e sostenuto durante la precedente legislatura – dichiara Matteo Mangiacavallo, presente, qualche giorno fa, all’incontro tra il sindaco Francesca Valenti e l’assessore Gaetano Armao – prendendo atto del disinteresse della Regione Siciliana verso un bene più che prezioso per noi saccensi. L’idea di trasferire la gestione dei beni termali al Comune di Sciacca nasceva dalla speranza che quest’ultimo avrebbe potuto fare meglio di una Regione, che sotto il governo Crocetta-PD le Terme le aveva addirittura chiuse. Oggi – continua il parlamentare saccense – se questa amministrazione comunale non dimostra di avere le idee chiare sul futuro della gestione delle nostre Terme, rischiamo di finire dalla padella alla brace”.
Sull’idea dell’assessore regionale al Bilancio di riprendersi in mano le redini delle terme, Mangiacavallo afferma: “Armao dice di voler proseguire un percorso di concerto con l’amministrazione comunale e la invita a pianificare i passi successivi ribadendo che l’interesse comune è quello di riaprire le Terme prima possibile, indipendentemente da chi avrà la gestione diretta dei beni. Il passo indietro rispetto al 25 ottobre non è certo ma appare molto probabile. Mi auguro che l’amministrazione Valenti possa dimostrare prima ai saccensi e poi allo stesso Armao di avere le idee chiare su come vorrà gestire questi beni, in modo tale da mettere in difficoltà l’assessore regionale se questo non volesse proseguire con l’affidamento al Comune di Sciacca”.