M5S: “IL SINDACO COPIA E INCOLLA ANCHE PER IL CARNEVALE E SPENDE IL 40% DELL’IMPOSTA DI SOGGIORNO”
Il M5S critica la scelta dell’Amministrazione comunale anche sulla manifestazione carnascialesca, ritenuta priva di una significativa innovazione. “Ma dov’è la “terapia d’urto” tanto decantata dal sindaco Valenti? Dov’è il “cambiamento” da lei promesso in campagna elettorale?”. Per i pentastellati,dunque, l’Amministrazione “è invisibile anche sul tema del carnevale”poiché “anche quest’anno il bando è pressoché identico a quello degli anni precedenti. Nessuna innovazione viene data a questa manifestazione dall’altissimo potenziale turistico e artigianale”.
Per i pentastellati, il carnevale “non è e non può essere solo “salsiccia, festa, balli e musica”, ma deve essere “opportunità di sviluppo”. Ad oggi manca “un comitato/fondazione/associazione del carnevale con cui l’Amministrazione possa trovare una sinergia per la crescita culturale di questa manifestazione. Non abbiamo capannoni, fulcro essenziale per le nostre maestranze che attualmente lavorano in condizioni precarie senza le più elementari dotazioni di sicurezza”.
I capannoni potrebbero anche “diventare luoghi di attrazione durante la costruzione dei carri e volendo anche per tutto l’anno per dare impulso alla destagionalizzaione del turismo saccense. E’ assurdo, anche, che si tenga marginale alla festa il Museo del carnevale nonostante si siano spesi di recente circa 700.000 euro”.
I pentastellati rimarcano che il Comune è “privo di una cultura della promozione, del marketing e del merchandising. Non esiste neppure un sito internet ufficiale all’altezza di questa manifestazione”.
L’amministrazione Valenti, impegnata per la seconda volta ad organizzare la manifestazione, “dimostra ancora tanta inesperienza, con zero idee e zero contributi innovativi, come si evince dal bando appena emesso. A parte l’assessore di turno, sembra non sia cambiato nulla. Il Sindaco si ripete spendendo ancora più del 40% della nostra imposta di soggiorno, frutto del lavoro di chi ha investito nel turismo a Sciacca negli anni, per una manifestazione senza alcun ritorno economico reale per la città”.