L’uomo per tutte le stagioni. Schifani chiama il suo ex rivale Armao per sistemare i conti (ma non riuscì a fare il bando per le Terme)
PALERMO- Quando ero ragazzino una noto grande marchio nel settore alimentare offriva un simpatico gadget: Ercolino sempre in piedi. Era un pupazzo di plastica alto quasi un metro con alla base un contenitore d’acqua. Si spingeva Ercolino fino a farlo piegare, ma lui ri rimetteva dritto.
Gaetano Armao è il gemello di Ercolino, sta sempre in piedi. Ha svolto il ruolo di assessore senza mai essere candidato (e quindi ricevere consenso) con Lombardo e Musumeci. Potente assessore all’Economia ma che non riuscì a pubblicare un bando per affidare la gestione delle Terme di Sciacca al privato. L’unica cosa che riuscì a fare, ma poi fu un flop, fu quella di inaugurare il Parco delle Terme il 14 agosto prima dello scoppio della pandemia. Ma poi, due giorni fu chiuso.
Adesso Gaetano Armao è il nuovo consulente chiamato da Renato Schifani per gestire i rapporti con Bruxelles e col governo nazionale in materia di fondi extraregionali. Dopo la batosta dell’impugnativa della legge di stabilità siciliana da parte del governo Meloni, che ha stralciato la programmazione di risorse per circa 800 milioni di euro non ancora assegnate alla Sicilia dal Fondo di sviluppo e coesione, Schifani corre ai ripari con quello che suona a tutti gli effetti come un commissariamento dell’assessore forzista all’Economia Marco Falcone, in rotta col governatore proprio sulla gestione della manovra finanziaria. La nomina arriva in un decreto firmato nelle scorse ore dal presidente della Regione, Armao percepirà 60 mila euro all’anno.
Armao tentò il successo elettorale nelle scorse regionali sotto l’egida Calenda-Renzi. Non ottenne manco il quorum necessario per far scattare almeno un parlamentare all’Ars. “Beati gli ultimi che saranno i primi”. Armao è un esempio di attuatore di beatificazione
Filippo Cardinale