L’ultimo saluto della città a Franco Zammuto

SCIACCA. Grande folla e commossa partecipazione oggi nella chiesa Beata Maria Loreto per l’ultimo saluto a Franco Zammuto, sindacalista della Cgil e componente di numerose associazioni cittadine impegnate attivamente ogni giorno in tante battaglie civili.

Le bandiera del sindacato di cui era segretario cittadino e della Camera del lavoro di Sciacca intitolata ad un’altra figura storica nelle lotte in difesa dei lavoratori, Accursio Miraglia, lo hanno accompagnato all’uscita dalla chiesa.

Tra i tanti ricordi che in questi giorni sono stati pubblicamente diffusi dai tantissimi amici che con lui hanno condiviso percorsi in diversi campi della vita della comunità saccense, oggi trasmettiamo anche quello di Simone Di Paola, dirigente politico che fin da giovanissimo gli è stato vicino in tante battaglie civili, anche quando l’appartenenza politica è stata diversa, ma pur sempre con gli stessi ideali di libertà e democrazia.

“Non credo bastino poche parole di circostanza per commemorare in modo degno un uomo dello spessore di Franco Zammuto. Nemmeno credo che bastino pochi aggettivi per poter tratteggiare con efficacia la sua vita, la sua attività, le sue opere, il suo esempio.

Franco è stato un dirigente politico e sindacale di altissimo profilo. Dovunque ha ricoperto ruoli di responsabilità, ha lasciato segno tangibile della sua presenza e del suo lavoro. Franco è stato un guerriero, come pochi se ne possono ricordare.

Sanità, rifiuti, lavoro, giovani, terme; Sono solo alcuni dei temi sui quali Franco Zammuto ha fatto sempre sentire la sua voce, libera, competente ed appassionata. Franco è stato un uomo appassionato, entusiasta della vita;  ha combattuto un male terribile con una forza soprannaturale, sempre con il sorriso stampato sulla bocca e con una ironia incredibile, senza mai piangersi addosso.

Con la scomparsa di Franco se ne va davvero la parte migliore di questa nostra città. Senza Franco siamo tutti più soli, più poveri, più disorientati. La verità è che senza Franco nulla sarà più come prima. Ma Franco vorrebbe che noi continuassimo a combattere le battaglie, per cui lui ha speso la sua intera esistenza…

Ed è quello che faremo perché questo è il modo migliore per onorare la sua esistenza”.