L’ultimo saluto all’ematologo e scienziato Lillo Ciaccio è stato rivolto oggi con la celebrazione del rito funebre nella Basilica della Madonna del Soccorso. A celebrare la funzione, l’arciprete Lo Bue.

Lillo Ciaccio ha lasciato un vuoto incolmabile per la sua altissima statura scientifica e umanitaria. Un medico rivolto alla gente, il suo cuore rivolto alla gente, specie quella più debole, più bisognosa. Non aveva limiti, Lillo, nel mettersi a disposizione del prossimo. Ha fatto del Comandamento fondamentale della legge di Dio, ama il tuo prossimo come te stesso, la sua stella polare, anzi è andato oltre amando il prossimo più di se stesso.

La sua attività professionale ha lasciato un segno indelebile nella scienza, la sua umanità rimarrà nel cuore di chi lo ha conosciuto. Ha sofferto immensamente per un’accusa che lo ha visto impegnato per anni nelle aule giudiziarie; una sofferenza che ha minato il suo corpo. Ne è uscito a testa alta con sentenze di assoluzione piena che hanno certificato la sua onestà intellettuale e professionale, insieme alla biologa Michela Gesù, preziosa collaboratrice nel campo delle ricerche scientifiche.

In una nota, il sindaco Francesca Valenti e la Giunta, esprimono sentite condoglianze, rimarcando Lillo Ciaccio “medico e ricercatore infaticabile che ha legato indissolubilmente il suo nome alla città per l’apporto determinante alla costituzione dell’Avis e della Banca del cordone ombelicale”.

E’ auspicabile che Amministrazione comunale e Consiglio comunale (nella sua interezza) trovino il modo di rendere eterna in città la memoria di Lillo Ciaccio.

Filippo Cardinale

 

 

 


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