L’ULTIMA FOLLIA DI CROCETTA, SCIACCA DEVE CONFERIRE IN DISCARICA 20 TONNELLATE DI RIFIUTI IN MENO AL GIORNO. SCATTA L’EMERGENZA

Da 58 tonnellate al giorno a 28. Scatta l’emergenza. Nelle prossime ore provvedimenti per spingere la differenziata. Di Paola attacca opposizione e associazioni

Alla buona notizia si accosta subito quella grave, quella che fa scattare l’emergenza rifiuti. Ma procediamo con ordine.

IL PIANO ARO SI SALVA ED E’ STATO DECRETATO DALLA REGIONE L’assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di publica utilità ha firmato e pubblicato il decreto che approva il piano d’intervento per l’organizzazione e la gestione del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti urbani del Comune di Sciacca. Gia’ da stamattina tutti gli atti necessari per la pubblicazione del bando sono stati protocollati all’Urega di Agrigento. Oggi era l’ultimo giorno utile, scavalcato il quale non era più possibile andare avanti con l’affidamento a terzi della raccolta dei rifiuti.

L’ULTIMA FOLLIA DI CROCETTA . All’una e trenta della scorsa notte, il Presidente della Regione ha emanato un’ordinanza. Riguarda anche Sciacca. Da subito, la nostra città deve conferire in discarica solo 38 tonnellate di rifiuti al giorno anziché 58. La differenza di 28 tonnellate dove va? E’ il drammatico quesito che si pone il sindaco e gli uffici comunali di competenza. In queste ore, dal Comune si stanno adottando provvedimenti che servano a tamponare un’emergenza che, inevitabilmente si crea nei prossimi giorni.

SPINTA ALLA DIFFERENZIATA Da subito scatterà in città l’esigenza di spingere la differenziata. Sarà potenziata l’azione di controllo, informazione, emessi dei provvedimenti urgenti del sindaco. La differenziata diventa una necessità per non rimanere sommersi dai rifiuti visto il taglio del conferimento imposto dal Presidente della Regione. Alle 11 di stamane, il sindaco Di Paola ha convocato una conferenza stampa. Al suo fianco l’assessore Gaetano Cognata e il dirigente Mando Rapisardi. L’aria sembra tesa, all’inizio, e tale rimarrà per la durata della conferenza stampa. Il sindaco toglie dalle scarpe sassi, più che sassolini.

Il sindaco è stato determinato a scaricare precise responsabilità, ma anche a prendersi i meriti. Ricorda che il Piano Aro, apprezzato dalla Regione e decretato, è stato approvato lo scorso marzo dal Consiglio comunale dai consiglieri della maggioranza Alba, Milioti, Alonge, Collica, Falautano, Pisano, Di Natale, Casciaro, Bentivegna, Dimino, Bono, Graffeo, ai quali si è aggiunto il voto del gruppo misto indipendente Monteleone e Turturici, e quello del consigliere Lorenzo Maglienti, uno voto giunto dalle fila dell’opposizione.

“Oggi- ha chiosato Fabrizio Di Paola- il Piano Aro sarebbe stato già operativo e la città non sarebbe andata incontro a emergenze per la raccolta dei rifiuti. Il Piano Aro, apprezzato dalla Regione e decretato, è stato osteggiato dal mondo intero, dall’opposizione che non è in grado di assumersi responsabilità di fronte a scelte importanti per la città”. Frecce al veleno anche contro talune associazioni. “Il Piano Aro è stato ostacolato anche da alcuni esponenti di associazioni che immaginano di fare politica criticando per il solo gusto di criticare, ma poi non hanno il coraggio di presentarsi nelle competizioni elettorali”. Una frecciata specifica il sindaco l’ha lanciata a Stefano Scaduto. Non ha fatto il nome, ma il riferimento è chiaro.

“C’è stato qualcuno- ha tuonato Di Paola- che addirittura ha presentato ricorso al Tar, ma senza chiedere la sospensiva. Un chiaro segno di criticare più per una esigenza fisica che per valide ragioni. Se il ricorso fosse stato presentato chiedendo la sospensiva, oggi la città sarebbe nel caos per colpa di qualcuno che continua a fare politica dopo gli scarsissimi risultati elettorali”. Poi il siluro alla Srr. “La Srr ha inviato al Comune e alla Regione alcune osservazioni-dice Di Paola- ma omettendo il verbale dell’Assemblea che approvava il Piano. Ho dovuto chiedere io il verbale. Questo ostacolo, voluto appositamente, ha creato un ulteriore ritardo di 15 giorni”.

Il sindaco, intanto, ha scritto una lettera urgente al Prefetto e all’assessore regionale Vania Contrafatto spiegando che la riduzione del tonnellaggio di conferimento da 58 a 28 tonnellate rischia di generare una sollevazione popolare per i disagi che inevitabilmente creerà.

“Ci sono irresponsabili che fanno solo strumentalizzazione politica”, ha proseguito Di Paola, riferendosi all’opposizione. Abbiamo lavorato senza sosta per la stesura del Piano Aro, aggiunge, e dal 6 giugno ad oggi abbiamo vissuto giornate drammatiche correndo a più non posso per evitare di venire sepolti dai rifiuti. Basta pensare alle due giornate di emergenza, quando per la decisione del presidente della Regione, Crocetta, i rifiuti dovevano essere conferiti a Lentini. Abbiamo lavorato sodo per trovare la soluzione che si è rivelata vincente, quella della centrale di trasferenza dei rifiuti ad Alcamo”.

“La classe dirigente, politica, di questa città deve essere responsabile- aggiunge il sindaco- e non può scherzare o fare mera strumentalizzazione politica”. Poi, un attimo di sorriso sul viso del sindaco: “Siamo riusciti, nonostante tutti i freni alzati dall’opposizione, a presentare stamane all’Urega, ultimo giorno utile, le carte per la pubblicazione del bando secondo il Paino Aro”.

Il Piano era all’approvazione della Regione dallo scorso settembre. Il piano Aro, dunque, è operativo e si potrà procedere per la stesura e pubblicazione del bando per l’affidamento a terzio del servizio. Il Piano include servizi che sino ad oggi sono stati separati e gestiti da parti diverse. Chi vince l’appalto deve precedere anche la scerbatura, la pulizia delle spiagge, dei tombini. Il decreto condiziona l’approvazione alla modifica del capitolato, alla luce delle norme dettate dal nuovo codice dei contratti pubblici dello scorso 18 aprile. Il decreto approvato prevede inoltre all’articolo 3 che il centro comunale di raccolta dovrà essere realizzato e gestito in conformità al decreto ministeriale del 2008 e che il Comune di Sciacca è tenuto al raggiungimento dell’obiettivo

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