L’ULTIMA ESTATE DELL’AMMINISTRAZIONE

Editoriale di Filippo Cardinale

 

Il tempo trascorre anche per i politici. L’Amministrazione Di Paola fra tre mesi compie quattro anni. Nel contempo, la stagione estiva verso la quale ci avviamo rappresenta l’ultima stagione che caratterizza maggiormente la vocazione turistica della nostra città. Essa non si prospetta con il segnale di inversione rispetto alla sciagurata decisione della Regione di chiudere (lo scorso anno) le strutture termali.

Nonostante l’impegno profuso dal sindaco Di Paola, mirato ad ottenere la riapertura della risorsa termale già con l’imminente arrivo della primavera, la realtà odierna è quella che induce a comprendere che anche la stagione in corso sarà caratterizzata dal triste e dannoso spettacolo delle terme chiuse. Di Paola, purtroppo, è rimasto ingabbiato da una volontà mista ad inefficienza di una classe dirigente regionale, ottusa, incosciente.

Classe dirigente che ha, come una catena di Sant’Antonio, a sua volta, ha ingabbiato la classe politica regionale che, certamente, non brilla di determinazione ed efficacia. Le ultime riunioni palermitane se da un lato hanno illuso di riempire quel mezzo bicchieri pieno visto da Di Paola, dall’altro hanno dimostrato la cruda realtà.

Rispetto a temi economici e sociali di alto spessore, la dirigenza regionale, l’alta burocrazia, ha saputo mostrare il peggio. Dunque, dal punto di vista delle terme, l’estate 2016 sarà come quella dello scorso anno. Nel finire degli anni settanta del secolo scorso, film faceva commuovere fino al pianto. Si intitolava “L’ultima neve di primavera”. Era la storia di un padre il cui figlioletto era segnato irrimediabilmente dalla leucemia. Decise di dedicare ogni secondo della giornata al figlio, realizzando i suoi semplici sogni.

L’estate 2016 è l’ultima sotto l’egida dell’Amministrazione Di Paola. Possa, essa, dedicarsi in modo significativo dimostrando una visione diversa dalle solite improvvisazioni. Tracci il solco di una reale svolta programmatica che possa proiettare la nostra Sciacca in una dimensione turistica finalmente consona alle peculiarità della nostra città.

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