Lotta per la successione a Pierobon: papabili la Baglieri e la Astone

PALERMO. Sacrificare l’assessore Alberto Pierobon per fare spazio alla politica. La meritocrazia viene posta in secondo piano e l’assessore Pierobon, uno vero tecnico e specialista in materia di rifiuti, viene sacrificato all’altare della rotazione. O meglio, ad allargare la maggioranza.  A Pierobon dovrebbe succedere Daniela Baglieri, docente di origini ragusane, trapiantata a Catania ma in forze all’università di Messina.

Vive sono le polemiche che lievitano anche in funzione che il “siluramento” di Pierobon possa dare uno stop all’azione di risanamento del settore degli appalti avviata dal tecnico veneto. Sono preoccupati Confindustria ed ex magistrati come Sergio Lari che non a caso hanno lasciato gli incarichi di consulenza gratuita che proprio Pierobon aveva affidato loro.

La Baglieri è gradita al capogruppo Eleonora Lo Curto, ma è anche indicata come espressione di una vasta area che arriverebbe al renziano Nicola D’Agostino. Così, Musumeci avrebbe l’opportunità di allargare la sua maggioranza tramite l’Udc e la fusione con una parte dei renziani e Sicilia Futura, il movimento di Totò Cardinale.

Ci sarebbe anche un’altra alternativa con Maria Astone, altra messinese, attuale presidente del Corecom che però sarebbe più vicina all’area Genovese. In questo caso quindi a entrare nell’Udc non sarebbero i renziani ma il gruppo di Luigi Genovese, deputato all’Ars e figlio dell’ex segretario del Pd Francantonio, finito nei guai per i corsi di formazione.

Resta ancora operativa la giunta Musumeci tutta al maschile.