Lotta alla droga: la Sicilia ha una legge anticrack. Previsti anche accordi con privati per nuove strutture di accoglienza

Nascerà un sistema di prevenzione e di assistenza per chi è già nel tunnel della droga. E poi unità mobili di medici e assistenti sociali create dalle Asp

L’Ars ha approvato tutti gli articoli della legge che finanzia la lotta al crack con un impegno di 11 milioni di euro. Manca solo il voto finale all’intero testo, che è stato rinviato ad oggi pomeriggio per consentire al presidente della Regione, Renato Schifani, ieri impegnato a Roma, di essere presente.

Il testo si compone di 16 articoli. Previsto un sistema di prevenzione (attraverso attività nelle scuole e nei quartieri a rischio) e anche di assistenza per chi è già nel tunnel della droga. Nasceranno delle unità mobili di medici e assistenti sociali create dalle Asp che interverranno sul territorio. Previsti accordi con i privati per nuove strutture di accoglienza che si sommeranno a quelle che dovranno creare le Asp.

Verranno infine attivate convenzioni con enti del terzo settore che creeranno centri di assistenza per i tossicodipendenti in situazione meno grave. Altri pool di medici verranno destinati alle carceri. Si cerca in questo modo di contrastare il dilagante fenomeno (forse tardivamente visto che da tempo il consumo di crack ha superato quello della cocaina) che crea seri problemi ai Sert, a loro volta a corto di personale.