“L’OSPEDALE DI SCIACCA NON SI TOCCA”
Lo ha assicurato l’assessore Gucciardi: “E’ strategico per una vasta fetta di territorio”. Il personale aumenterà di 50 unità. Lavori strutturali per 3.2 mln di euro
E’ arrivato puntuale l’assessore regionale alla Sanità, Baldo Gucciardo, all’ospedale di Sciacca dove era atteso dai sindaci del territorio, deputati regionali e nazionali, associazioni, sindacati e tanti cittadini. Ovviamente, c’era il management della struttura ospedaliera saccense e il direttore generale dell’Asp di Agrigento, Salvatore Lucio Ficarra.
L’assessore ha anche toccato con mano il malcontento della popolazione e dei rappresentanti istituzionali e di quelli civici rispetto al funzionamento dell’ospedale e alle sue criticità, quelle più volte denunciate dalla collettività: dalle liste d’attesa in area di emergenza al caso delle sale di emodinamica, dalle carenze di personale alla vicenda delle sale operatorie. E durante l’incontro in sala Piraino non sono mancati i momenti di tensione e le contestazioni che hanno indotto l’Assessore a minacciare di andarsene, prendendo la parola per cercare di calmare gli animi.
L’assessore Gucciardi, a conclusione del suo intervento, ha rassicurato tutti che “l’ospedale di Sciacca non si tocca poiché è di importanza strategica per il territorio”. A dare supporto alle sue assicurazioni il fatto che “la pianta organica per il prossimo triennio prevede un aumento di personale di 50 unità”, e poi ha promesso ulteriori incontri, ma soprattutto “una qualità dei rapporti tra Asp e istituzioni del territorio in grado di trasmettere quella giusta compartecipazione e conoscenze delle scelte aziendali”.
Dunque, nessun problema per quanto riguarda le assunzioni. Esse saranno espletate con la massima trasparenza e sarà data evidenza ai profili professionali necessari per la struttura ospedaliera saccense. Si attingerà dalla graduatorie.
L’incontro si è svolto nella sala convegni, davvero gremita per l’occasione. E’ stato il sindaco di Sciacca, Fabrizio Di Paola a parlare per primo. Lo ha fatto a nome degli altri colleghi. Di Paola ha illustrato le ragioni che hanno indotto i sindaci a richiedere per diverse volte un incontro con l’assessore alla Sanità. Dai disservizi noti ormai a tutti, causati in larga misura dalla numero esiguo di personale in servizio, ma anche di apparecchiature che hanno subiti guasti generando lo stop delle sale di emodinamica. Oppure , la mancanza di anestesisti che ha dato lo stop agli interventi chirurgici.
Di Paola ha sottolineato la preoccupazione dei cittadini e del territorio per un depotenziamento del Giovanni Paolo II. Ha anche sottolineato la mancanza di interlocuzione con il direttore generale dell’Asp Ficarra. Un rapporto fino ad oggi teso che, con l’impegno anche dell’assessore Gucciardi, cambierà subito registro.
Gucciardi ha invitato Ficarra ad una maggiore compartecipazione delle scelte aziendali nei confronti dei sindaci. Ficarra, nel suo intervento, ha rifatto la cronologia degli interventi effettuati nella struttura ospedaliera, rimarcando come ci sono state apparecchiature che non sono state manutenute per diversi anni. Bisogna solo dare il tempo affinché la macchina ospedaliera riprenda il suo giusto ritmo. Per quanto riguarda gli interventi strutturali, Ficarra ha ribadito che l’Asp ha destinato a Sciacca 3.200.000 euro rispetto ad un economia di costi dell’Asp di 3.400.000 euro. “Questo dimostra che non c’è nessun progetto di depotenziamento”.
Ha parlato anche l’avvocato Ignazio Cucchiara a nome del Comitato civico per la Salute che ha lasciato a Ficarra una lettera con allegato un Dvd e che riguarda tutte le disfunzioni emerse in questi ultimi anni.
L’assessore ha toccato con mano il malcontento della popolazione e dei rappresentanti istituzionali e di quelli civici rispetto al funzionamento dell’ospedale e alle sue criticità, quelle più volte denunciate dalla collettività: dalle liste d’attesa in area di emergenza al caso delle sale di emodinamica, dalle carenze di personale alla vicenda delle sale operatorie.
Ficarra e la sua gestione dell’Asp sotto i riflettori. E durante l’incontro in Sala Piraino non sono mancati i momenti di tensione e le contestazioni, che hanno indotto l’assessore a minacciare di andarsene, prendendo la parola per cercare di calmare gli animi.