LO SPECIALE “PATROCINIO” DELL’ASSESSORE MONTE

Nata in alternativa alle difficoltà degli enti pubblici ad attivare politiche culturali, la Consulta della Cultura ha il sostegno dell’amministrazione comunale

Ha il patrocinio del Comune il Manifesto della Cultura, l’iniziativa che le Associazioni Culturali di Sciacca hanno sottoscritto impegnandosi alla loro realizzazione.

Hanno aderito in questa prima fase costituente le associazioni Compagnia dell’Isola, Centro d’arte Vicolo Cappellino, Circolo di Cultura, Il Cortile (Letterando in Fest, FilmFest), L’AltraSciacca, Makarafilm Production, Melqart Comunication, Musicalmente, Ritrovarsi, Sciaccarte, Sync (SciaccArt), TeatrOltre, Temple Bar (Macaseno), Italia Nostra. I 5 punti del manifesto della cultura di Sciacca.

Era presente anche l’assessore comunale alla cultura Salvatore Monte, che è intervenuto per rimarcare l’importanza del sostegno delle associazioni allo sviluppo della città in un periodo di eccessive ristrettezze finanziarie degli enti comunali. L’iniziativa non sarebbe quindi da interpretare come alternativa ad una politica culturale dell’amministrazione comunale che fino ad oggi è risultata carente (come dimostrano recenti polemiche). Ma è doveroso ricordare che tra i promotori ci sono soggetti che non sono affatto entusiasti delle strategie di programmazione fatte dall’ente pubblico in questo settore ed hanno spesso criticato l’approssimazione nella politica di programmazione.

Ecco i cinque punti del Manifesto:

La Cultura come base sociale ed economica. L’attivazione di un meccanismo culturale virtuoso sviluppa non solo economia diretta proveniente dagli introiti dei visitatori e dei fruitori, siano essi locali o turisti, ma il guadagno maggiore risiede nel ruolo pedagogico e civico che questa assume.

La Cultura è necessaria e indispensabile. La cultura non è un accessorio, un gadget, una confezione usa e getta. E’ invece, continuità, programmazione, ricerca, formazione, merito, talento.

La casa della Cultura. I segni dell’arroganza urbana e delle incompiute hanno un riflesso sulla nostra percezione di civiltà. L’incompiutezza degli storici luoghi preposti alla cultura e l’assenza dei presupposti per la creazione di nuovi, veicola un messaggio di inconcludenza, di superfluo, nei confronti di coloro che credono in uno sviluppo culturale necessario e sostenibile. Riteniamo indispensabile l’individuazione e qualificazione di spazi dedicati alla cultura. Oltre al valore fisico e simbolico, tali spazi, costituirebbero, con quelli già esistenti, la casa comune in cui costruire il nostro comune senso civico e la nostra idea di convivenza. La Cultura è servizio. La cultura ha bisogno di investimenti pubblici e privati per divenire essa stessa mezzo per intercettare ed attrarre risorse nuove e certe.

La Cultura è condivisione. Tutte le associazioni e i soggetti aderenti alla consulta si impegnano a collaborare a tutte le iniziative con fiducia reciproca e condivisione.

Le associazioni hanno comunque la consapevolezza delle incertezze dei fondi pubblici dedicati alla cultura, che però non ha impedito a diverse manifestazioni di carattere teatrale, musicale, cinematografico, letterario e fotografico di essere dei consolidati appuntamenti annuali che chiedono al Comune altri tipi di supporto principalmente di natura promozionale, di comunicazione e di coinvolgimento di altri soggetti nei comparti del commercio, dell’artigianato, dell’agricoltura per un effettivo progetto di rilancio condiviso della ricchezza culturale della città come risorsa economica e sociale.

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