MONTE QUERELA VULLO PER DIFFAMAZIONE, INIZIATO IL PROCESSO
Lo scontro fra l’ex assessore Salvatore Monte e Pippo Vullo, titolare della palestra il Discobolo è da tempo diventato di dominio pubblico. In particolare, su Facebook tanti sono stati i post indirizzati all’ex assessore al Turismo, Spettacolo e Cultura.
Uno scontro che si è protratto nel tempo, quasi con cadenza quotidiana. Ma poi, la pazienza di Monte ha segnato un confine oltre il quale l’ex amministratore ha sporto querela. Le indagini sono state concluse dal pubblico ministero che ha emesso il decreto di citazione diretta a giudizio. La prima udienza si svolse lo scorso settembre davanti al giudice monocratico del tribunale di Sciacca, sezione penale. Furono sollevate, da parte della difesa di Pippo Vullo, alcune questioni sul deposito della querela, poi superate. Lo scorso 7 febbraio, il Giudice ha aperto il dibattimento, ha ammesso le prove richieste, mentre era stata già accolta la richiesta di ammissione della parte civile.
La prossima udienza è fissata per il 28 marzo e sarà escussa la parte offesa. Le offese riportate nel decreto di citazione diretta a giudizio sono una parte delle numerose affermazioni offensive che il Vullo avrebbe rivolto a Salvatore Monte nel corso dei cinque anni di amministrazione, pur senza mai citarlo esplicitamente. Affermazioni tutte postate sul profilo Facebook di Vullo. In particolare, nel decreto di citazione della Procura viene riportato un post con il quale era diretta a Monte la seguente espressione: bambino viziato…ti comporti come quello che nulla sa fare e nulla farà dopo questo incarico…vacercatiutravagghiu vagabondo senza arte nè parte…continua a imbrogliare con i tuoi amici…sei troppo ignorante.
I fatti per cui Monte ha proceduto con querela si riferiscono fino al maggio 2016. Pippo Vullo è imputato del reato 595 del codice penale, precisamente per diffamazione, con l’aggravante del comma 3, cioè a mezzo stampa. Facebook, con diverse sentenze, è equiparato alla stampa visto la numerosa platea di lettori che raggiunge.
Vullo è assistito dagli avvocati Filippo Carlino e Paola Puglisi, mentre Monte dall’avvocato Ignazio Bivona.