LO SCIVOLONE DEL MINISTRO: “APPALTI PULITI”, MA DIMENTICA IL PROCESSO SCACCO MATTO

Nel corso del suo intervento a braccio, il Ministro, ieri, ha detto: “non credo, né ho sentito parlare, di tangenti e mazzette e tutto si è svolto a regola d’arte sotto ogni punto di vista”.

Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, è persona seria. Ma ieri, nel corso del suo intervento a braccio in occasione dell’inaugurazione dello svincolo sulla SS 115, si è lasciato andare in un eccesso di ottimismo, molto probabilmente frutto di una mancanza di informazione che altri avrebbero dovuto fornire. Il ministro ha detto, tra l’altro, “non credo, né ho sentito parlare, di tangenti e mazzette e tutto si è svolto a regola d’arte sotto ogni punto di vista”, facendo riferimento ai lavori di messa in sicurezza della SS 115 sul territorio di Sciacca. Per della cronaca, non ci sentiamo di lasciar scorrere tale enunciazione senza evidenziare alcuni aspetti che, certamente, sono sconosciuti al Ministro. Il processo “Scacco Matto”, che si sta concludendo a Sciacca e che si celebra con rito ordinario (quello con il rito abbreviato si è concluso a Palermo lo scorso febbraio 2009 con condanne pesanti e qualche assoluzione), evidenzia aspetti diversi. Ci sono fiumi di verbali dell’ex reggente del mandamento di Sambuca di Sicilia, Calogero Rizzuto, poi diventato collaboratore di giustizia (settembre 2009) che parlano di pizzo e imposizione di forniture di cemento, mezzi e manodopera, alla Sigenco, da parte della presunta cosca mafiosa. Basta dare un’occhiata al verbale di interrogatorio del 25 settembre 2009, redatto alle ore 15,45, reso dal collaboratore di giustizia Calogero Rizzuto al sostituto procuratore della Dda di Palermo, dottoressa Rita Fulantelli. Ci sono intercettazioni del 5 maggio 2006 e del 3 novembre 2006. Ma c’è anche un rinvio a giudizio del capocantiere per favoreggiamento, perchè avrebbe omesso di denunciare le estorsioni. I processi devono concludersi, e ci sembra giusto attendere l’esito. Come, del resto, ci è sembrato inopportuno da parte del Ministro parlare di “appalti puliti”. Siamo convinti che il Ministro abbia pronunciato quella frase in buona fede e perchè all’oscuro dei fatti giudiziari in corso. Ma questa è la cronaca, che ci sembra corretto evidenziare.

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