L’ira di La Russa su “Report” per le accuse alla sua famiglia e al padre: scatta la querela

In tv torna Report di Sigfrido Ranucci su Raitre e arrivano subito le prime querele. Nella puntata di ieri sera il programma d’inchiesta di Raitre è andato a esplorare il passato del presidente del Senato Ignazio La Russa, con un viaggio alle origini del potere della sua famiglia, che da Paternò si è spostata a Milano, dove il padre Antonino venne chiamato da un altro paternese, Michelangelo Virgillito, a gestire le sue società.

«Quest’ultimo – ha spiegato Ranucci presentando la trasmissione – viene considerato un santo benefattore a Paternò, ma è un diavolo della finanza. C’è un mistero sull’origine della sua ricchezza, che secondo alcune testimonianze nasceva dal patrimonio di ebrei costretti a fuggire per le leggi razziali e mai tornati in Italia. Quando Virgillito cadde in disgrazia, emerse anche un collegamento con il banchiere della mafia Michele Sindona. Comunque Antonino rimase a gestire queste aziende fino a metà degli anni Novanta».

Report ha poi ricostruito grazie all’inchiesta del giornalista Giorgio Mottola la rete di call center che fanno capo ai La Russa a Paternò parlando di presunte assunzioni clientelari e del presunto serbatoio di voti che ha rappresentato per anni la cittadina in provincia di Catania.

Ancora prima che i servizi fossero trasmessi, il presidente del Senato ha dato mandato ai suoi legali di presentare querele per diffamazione aggravata nei confronti di giornali e media che hanno pubblicato e diffuso stralci di accuse inverosimili e senza aver compiuto alcuna doverosa verifica. Stralci di accuse fornite loro dalla stessa trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci.