Linea ferroviaria moderna tra Agrigento, Sciacca e Trapani. Iacono a Giovannini e Carfagna: “Se non ora quando?”

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PROVINCIA DI AGRIGENTO. Ricollegare con linea ferrata Agrigento con Trapani passando da Sciacca. Una linea che è stata smantellata a metà degli anni 80 del novecento e che ha ulteriormente isolato ed emarginato la parte sud della occidentale Sicilia.

Maria Iacono, parlamentare della XVII, ha scritto ai Ministri per le Infrastrutture e i Trasporti, Enrico Giovannini e a al Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale
Mara Carfagna.
“La disponibilità di nuove risorse finanziarie da utilizzare per superare il gap infrastrutturale tra il nord ed il sud del nostro Paese, ha suscitato speranza e fiducia in tanti cittadini siciliani. In particolare, i sindaci e i rappresentanti istituzionali , le associazioni e le imprese del territorio della provincia di Agrigento, qualche settimana addietro, hanno proposto, tramite una lettera aperta, la ricostruzione di una moderna ed efficiente ferrovia tra Agrigento, Sciacca e Trapani via Castelvetrano, in luogo del tracciato a scartamento ridotto dismesso con decreto ministeriale n. 08T del 14 marzo 2004, emanato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti”, scrive Maria Icono.

Ad oggi, solo la strada statale 115 garantisce la mobilità tra i centri delle province di Agrigento e Trapani, ed il crollo di un ponte sul fiume Verdura, che alcun anni addietro costrinse gli automobilisti ad una deviazione di oltre 50 km, fece emergere in tutta la sua drammaticità, le conseguenze dell’assenza di una rete complementare, ricorda Iacono.

“Con queste premesse, appare complesso poter porre in essere qualsivoglia strategia per lo sviluppo economico del territorio puntando sul turismo e sulle copiose e straordinarie ricchezze, archeologiche, culturali, architettoniche, paesaggistiche che qui insistono.Occorre, perciò, iniziare a progettare una moderna ed efficiente infrastruttura ferroviaria in grado di collegare agevolmente la città di Agrigento, e quindi la Valle dei Templi, con i comuni limitrofi di Ribera, Sciacca, Menfi, Selinunte e che si ricongiunga all’esistente linea per Trapani in prossimità di Castelvetrano, andando a chiudere l’anello ferroviario della nostra Isola”, suggerisce Maria Iacono.

Non c’è dubbio che la realizzazione di una nuova linea ferroviaria, “oltre a restituire ai cittadini delle due province il sacrosanto diritto alla mobilità territoriale, garantito dalla nostra Costituzione, apporterebbe un enorme beneficio all’economia turistica, considerato l’elevato numero di siti archeologici, città d’arte, un aeroporto e riserve naturali che sarebbero interessati dall’attraversamento della infrastruttura ferroviaria”.

Maria Iacono sollecita la realizzazione di tale tratta ferrata anche alla luce di “una rinnovata sensibilità civica in ordine al trasporto pubblico locale e alla luce delle nuove direttive comunitarie che spingono gli stati membri ad accelerare sul potenziamento e la realizzazione di infrastrutture ferroviarie”,  e auspica che “possiate accogliere l’accorato appello del nostro territorio, commissionando a Rete Ferroviaria Italiana uno studio di fattibilità progettuale al fine di conoscere costi ed eventuali tempi di realizzazione”.