LILLO MANNINO E LA SOPPRESSIONE DEL TRIBUNALE: “PESANTE SCONFITTA DELLA POLITICA”

L’ex Ministro annuncia il suo voto contrario in Parlamento

Mondo politico indignato ed impotente di fronte alla determinazione del Ministro della Giustizia Paola Severino e di quel governo tecnico che gran parte dei partiti stanno appoggiando.

Il Ministro ha voluto sottolineare di avere ereditato la riorganizzazione dei tribunali e delle aree giudiziarie dal precedente governo, puntando a mantenere in piedi solo quei presidi con dimensione necessaria e sufficiente a dare risultati. I partiti che oggi contestano il modo con cui è stata usata la scure dei tagli, sapevano che la necessità di ridimensionare i costi della giustizia parte da lontano ed ha avuto come sponsor sia la politica che gli organismi di categoria della magistratura. Chi nel Pdl e nel Pd oggi contesta il provvedimento, in aula sarà costretto a votare a favore per ordine di partito.

Chi annuncia il suo voto contrario è Lillo Mannino, che sulla pagina di Sciacca del quotidiano La Sicilia di oggi, in un articolo di Giuseppe Recca ricorda come trenta anni fa si sia fatta tanta fatica per costruire un nuovo palazzo di giustizia e dare alla città ed al territorio una più efficiente macchina della giustizia: “Sono profondamente amareggiato – commenta Mannino – fino a ieri il Ministro Severino aveva promesso che si sarebbe fermato a quota 30 tribunali da tagliare, ciò avrebbe salvato quello di Sciacca, invece ha cambiato opinione. Non c’è più la politica – aggiunge l’ex Ministro – è una pesante sconfitta di quella politica che ha voluto un governo di tecnici. Il mio voto in aula questo provvedimento non lo avrà”.

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