L’EX SINDACO DI LAMPEDUSA, DE RUBEIS, CONDANNATO DALLA CORTE DEI CONTI A RISARCIRE 290.000 EURO

L’ex sindaco di Lampedusa, Bemardino De Rubeis, è stato condannato dalla Corte dei Conti a pagare oltre 290 mila euro. Avrebbe consentito il prelievo gratuito di acqua dai pozzi comunali dell’isola, provocando un danno erariale. Secondo il pubblico ministero contabile Maria Concetta Carlotti, De Rubeis avrebbe autorizzato tre ditte private a prelevare l’acqua.

De Rubeis si è difeso sostenendo che gli unici prelievi autorizzati erano quelli per l’utilizzo delle risorse idriche per scopi pubblici. “Dalle indagini svolte dalla Guardia di finanza – scrive il collegio presieduto da Luciana Savagnone – è emerso che la gestione della erogazione dell’acqua, potabile e non, nel Comune di Lampedusa negli anni 2007 e 2008 era stata a dir poco confusa. La cronica carenza di risorse idriche e le disastrose condizioni della rete di distribuzione, anziché determinare una rigorosa conduzione del bene, erano state il pretesto per una totale mancanza di regole nel prelievo e nel pagamento dei canoni, cosicché certamente alcune ditte proprietarie di autobotti erano state favorite nell’approvvigionamento. Risulta— conclude il collegio – infatti che tali ditte avevano venduto acqua sia a privati cittadini che ad esercizi commerciali in misura di gran lunga superiore a quella prelevata e pagata presso l’acquedotto. Tutto ciò è certamente addebitabile al sindaco che, indipendentemente da possibili comportamenti aventi rilievo penale qui ininfluenti, aveva omesso di esercitare quel controllo e di approntare i mezzi necessari ad un corretto e produttivo uso delle risorse idriche”.

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