L’EX FRATE DAVIDE MORDINO CONDANNATO A 9 ANNI E 8 MESI
Il processo, di primo grado, si è svolto a porte chiuse. E’ iniziato nel luglio del 2013, mentre l’ex frate fu arrestato nel 2012. In breve tempo fu dispensato dal sacerdozio e ridotto allo stato laicale
Il collegio giudicante del Tribunale di Sciacca, composto dai giudici Genna (presidente), Lo Presti e Di Gioia, ha condannato per pedofilia l’ex frate Davide Mordino a 9 anni e 8 mesi di carcere, oltre ad un risarcimento danni di 12 mila euro per due dei tre minori all’epoca dei fatti che si sono costituiti parte civile. La camera di consiglio è durata 5 ore, dalle 16,30 alle 21,30. Secondo l’accusa avrebbe commesso atti sessuali con minorenni da 14 a 18 anni. Assolto per l’ipotesi di reato commesso ai danni di un minorenne.
Il pubblico ministero della Dda di Palermo, Alessia Sinatra, aveva chiesto 15 anni di carcere per l’ex frate della Basilica di San Calogero, e 100 mila euro di multa. L’impianto accusatorio, in questo primo grado di giudizio, ha retto.
I fatti sarebbero accaduti mentre era frate e titolare della basilica di San Calogero, sul monte Cronio. Il processo, che si è svolto a porte chiuse a Sciacca, è iniziato nel luglio 2013.
Nella scorsa udiernza, il pm della Dda di Palermo aveva svolto la requisitoria per 5 ore.
Tra le accuse c’è anche quella di aver avvicinato i ragazzi con la promessa di fargli fare un test sulla sensibilità corporea, al quale sarebbero seguiti atti sessuali. Accuse respinte dall’ex frate, a cominicare dall’interrogatorio di garanzia. Nel processo, si sono costituite parti civili tre delle presunte persone offese. Ad assisterle gli avvocati Pietro Casandra e Carmela Re. Parte civili che, ieri, nella discussione si sono associate alle richieste del pubblico ministero e avanzando le richieste di risarcimento di danni.
Mordino è difeso dagli avvocati Antonino Agnello e Luca Giordano che sostengono l’estraneità di Mordino dai fatti contestati e che avranno il compito di smontare l’impinato accusatorio. “Attenderemo il deposito della motivazione- dice l’avvocato Antonino Agnello, difensore di Davide Mordino- e decideremo di ricorrere in appello”.
L’avvocato di parte civile, Pietro Casandra, ha chiesto 500 mila euro di risarcimento, con una provvisionale di 75 mila.
L’arresto dell’ex frate, luglio 2012, fece grande scalpore a Sciacca, anche perchè era parecchio stimato e attivo. Dopo essere stato allontanato dalla Basilica di San Calogero e da Sciacca, diversi saccensi promossero una raccolta di firma contro la disposizione del Terzo Ordine Regolare, da cui Mordino dipendeva. Davide Mordino fu dispensato dal sacerdozio e ridotto allo stato laicale in un breve lasso di tempo.
Le investigazioni furono svolte dal Commissariato di Polizia di Sciacca.
Il Tribunale di Sciacca si è avvalsa della consulenza del perito informatico Nuccio Zarzana per esaminare i file contenuti nel computer dell’ex frate Davide Mordino. Quel computer che la difesa ha sostenuto fosse accessibile non solo a Mordino.