LETTERE AL DIRETTORE: DIRE LA VOSTRA SUL CARNEVALE 2014
Con una lettera dell’avvocato Salvino Galluzzo, che negli anni ’80 e ’90 con una storica associazione è stato protagonista del carnevale di Sciacca, apriamo sul nostrol giornale uno spazio dedicato ai commenti al Carnevale di Sciacca 2014, caratterizzato dalla pioggia e dalle polemiche.
Caro Direttore,
ho sentito in televisione della polemica stucchevole sulla disorganizzazione del Carnevale portata avanti in modo strumentale dalla opposizione politica alla amministrazione Di Paola in conseguenza delle avverse condizioni meteo, che hanno impedito il regolare svolgersi dell’evento.
Debbo premettere che queste mie poche righe non vogliono assolutamente essere una difesa del Sindaco e dell’Assessore Monte, che sanno difendersi benissimo da soli, ma non posso non manifestare da privato cittadino che l’opposizione politica saccense ha perso un’ottima occasione per starsene “zitta”.
Infatti, l’attuale Amministrazione, almeno, ci ha provato !! Altre amministrazioni, invece, si erano pavidamente trincerate dietro la mancanza di fondi, la crisi e quant’altro, per cercare di giustificare il loro nullismo ed incapacità a dare risposte serie e concrete ad una città laboriosa e paziente come la nostra. Nè si può replicare da parte di costoro che anche l’amministrazione Di Paola lo scorso anno era “rimasta al palo” perchè codesti soloni della politica ricorderanno bene che lo scorso anno il Comune rischiava “il default”, che è stato scongiurato per il lavoro instancabile oltre che pregevole di quella amministrazione.
Ma ripeto: la politica non mi interessa !!! Mi interessa molto, invece, il Carnevale, del quale sono stato operatore sul campo per diversi anni ed ho, quindi, la pretesa intellettuale di “capirne qualcosa”, diversamente da coloro che pontificano senza conoscere nulla della nostra festa.
Orbene, l’innegabile disastro economico, conseguente alle avverse condizioni atmosferiche di questa edizione si sarebbe potuto evitare o quanto meno attenuare se “la politica” – “tutta la politica saccense e quindi anche l’opposizione” – fosse stata a partire dagli anni 90 ad oggi più oculata e lungimirante, anziché mostrare sull’argomento tutta la propria ottusità ed inettitudine. Intendo nello specifico riferirmi alla mancata costruzione delle strutture (capannoni) indispensabili sia per la realizzazione delle imponenti opere di cartapesta che per il loro ricovero all’asciutto in caso di pioggia, nonché necessarie per potere programmare soluzioni alternative in caso di condizioni atmosferiche avverse.
Per la realizzazione di quelle strutture, debbo ricordare che qualche anno addietro era pronto il progetto e vi erano anche i fondi. Ma la Politica – “tutta la Politica” – , che non ha mai creduto nel Carnevale come fatto di rilevanza economica per la città, con un atteggiamento becero, ipocrita e falsamente moralista, dapprima ha snaturato quel progetto e poi lo ha abbandonato in modo del tutto scellerato. Fu proprio la mancanza di quelle strutture, che venivano richieste a gran voce, la ragione per la quale le Storiche associazioni culturali, che negli anni 80/90 avevano contribuito alla grande crescita del nostro carnevale, non parteciparono più alla manifestazione, lanciando un segnale forte che “la politica” non ha mai recepito.
Oggi, se il Carnevale deve essere, come appare indubitabile, fonte di ritorno economico per il Comune e per gli Enti anche privati che vogliano gestire la festa in sinergia con l’Ente Pubblico, si impone che la festa si sviluppi in almeno tre fine settimana, dei quali il primo di presentazione e pubblicizzazione del “prodotto” e gli altri due per consentire a tutti i fruitori del nostro Carnevale (ormai di dimensione sicuramente ultra regionale) di programmare tranquillamente il loro soggiorno a Sciacca, di godere della festa e di ritornare alle proprie occupazioni avendo di Sciacca il buon ricordo che la città indubbiamente merita, scongiurandosi così anche il pericolo costituito dal maltempo che difficilmente potrebbe perdurare per tre fine settimana consecutivi.
E concludo con i complimenti alle “nuove leve” del Carnevale che con le loro pregevoli opere di cartapesta hanno assicurato anche per quest’anno un altissimo livello plastico, tecnico ed artistico degno della manifestazione, che si è presentata, per quel che si è visto, alleggerita da inutili se non dannosi “orpelli” e che ha visto il ritorno dei gruppi a terra dei carri, splendidi per la bellezza dei costumi, delle coreografie e, fatto non di secondo piano, per il consistente numero dei componenti.
Auguri per tutti e che il Carnevale del 2015 sia più asciutto di quello del 2014.
Salvino Galluzzo