Letterando in Fest: D’Antoni presenta il suo romanzo e fa meglio di Sorgi
“La pescatrice araba” è una storia improntata sulla voglia di riscatto di una giovane immigrata. Nella conversazione con Salvatore Vella si è parlato anche di giornalismo, mafia e politica
SCIACCA. Tantissima partecipazione alla presentazione dell’esordio letterario del giornalista Massimo D’Antoni, une dalle figure simbolo dell’informazione televisiva cittadina.
Una partecipazione che dimostra come tanti anni di attività svolta con passione impegno e professionalità siano apprezzate dalla comunità saccense.
La presentazione è stata una bella ed interessante conversazione con il magistrato Salvatore Vella, peraltro saccense d’adozione, uomo di cultura ed attento lettore. D’Antoni, che ogni tanto per deformazione professionale “dimenticava” di essere ospite e non presentatore, ha mostrato una certa emozione ma è riuscito a tenere bene la “scena” ed a raccontare cosa ha ispirato la sua opera.
“La pescatrice araba” è ambientato nel 1970, anno di nascita dell’autore, e racconta il percorso di Ines, una ragazza nata in Tunisia e cresciuta in Sicilia. Una storia improntata sulla voglia di riscatto, che allarga le riflessioni su una questione di grande attualità come l’integrazione.
Il dialogo tra D’Antoni e Vella, arricchito da due letture del bravissimo Franco Bruno, ha abbracciato anche il difficile lavoro del giornalista di provincia ed altri temi come la mafia e la politica. Reduce dalla presentazione svoltasi il giorno prima del libro di Marcello Sorgi su Berlinguer (c’era meno gente rispetto al suo evento), D’Antoni ha candidamente affermato di preferire la politica italiana degli anni Settanta e Ottanta, dove a suo parere, con con le numerose contraddizioni e scandali ormai noti, era tutto molto più chiaro rispetto ad oggi.
Il romanzo, edito da Aulino, merita grande attenzione e, visto il consenso che sta avendo, potrebbe essere il primo di una lunga serie.