LEONTE DA LEONE. IL RUGGITO DELL’ASSESSORE COLPISCE ANCORA
La “grande crisi” è scongiurata. Sostegno a Bono e deleghe riconsegnate a Fazio, l’assessore “Calimero”, così definito da Ignazio Bivona nel corso della conferenza stampa dei gruppi consiliari d’opposizione svoltasi ieri sera. Dopo i 13 giorni che tennero il mondo col fiato sospeso (la crisi dei missili di Cuba che segnò il confronto serrato tra USA e URSS conseguente allo spiegamento sovietico di missili nucleari a Cuba 15 ottobre 1962e che durò 13 giorni), ecco che a Sciacca sono stati vissuti i 5 giorni che segnarono la sorte dl Pd locale.
Ma mentre quella di Cuba segnò lo scontro tra Usa e Urss, la crisi saccense ha segnato il Pd nel suo interno. Pezzi di Pd che si scontrano. Son dovuti giungere a Sciacca dalla lontana Girgenti, il segretario provinciale Emilio Messana e (stasera) anche il professor Pippo Sinesio, neo presidente dell’assemblea del Pd, nominato previa lacerazione interna. Insomma, due eminenti esponenti chiamati a fare da “vigili del fuoco” in terra straniera, quando nella loro divampa un incendio di grosse dimensioni.
Il deputato regionale Enzo Marinello ha giocato dentro casa, ma…adesso Vito Bono gongola e il super Fabio brinda con spumante e qualche ostrica. A Enzo Fazio torna il sorriso, il sindaco gli riconsegna le deleghe… e lui torna ad essere il re della Chiazza.
La conferenza stampa dei gruppi dell’opposizione ha già sortito un grande effetto: ha ricompattato (pronto per riesplodere) il Pd. Ma fino a quando?
Domani, da Agrigento sarà diramato il comunicato stampa dalla segreteria provinciale del Pd; quello di martedì mattina è stata ecumenico, quello di domani sarà da libro Cuore.