Legge riordino settore termale, per Patto per Sciacca necessario apportare emendamenti
SCIACCA- Il disegno di legge sul riordino del settore termale siciliano, approdato in Aula lo scorso 15 marzo per la discussione definitiva, non convince la colazione elettorale Patto per Sciacca (candidato sindaco Ignazio Messina) che ha elaborato alcuni emendamenti utili ad una miglioria dello stesso disegno di legge in discussione. Disegno di legge sul quale anche Federterme si è già espressa negativamente, manifestando le proprie perplessità anche nel corso dell’audizione presso la Commissione Ambiente e Territorio dell’ARS del 21 dicembre scorso.
Patto per Sciacca (Lista Messina, Sciacca Terme Rinasce, 2022 ed Onda) nel corso di una riunione operativa svoltasi ieri sera, ha elaborato una serie di emendamenti soppressivi, integrativi e modificativi del testo che saranno presentati all’ARS grazie alla disponibilità manifestata dal deputato Carmelo Pullara.
Questi emendamenti, elaborati con una piena interlocuzione ed in accordo con gli Organi nazionali di Federterme, “mirano a confermare la natura di presidio della salute delle acque e dei prodotti termali prima di ogni altro sistema di utilizzazione” e intendono “ridurre un farraginoso sistema di controlli di livello regionale pensato probabilmente da chi non ha contezza della gestione di un sistema termale e rispetto ai quali la Regione non può intervenire con una norma regolamentare”.
Emendamenti che intendono richiamare “la non applicabilità della direttiva comunitaria sulle concessioni demaniali (Bolkestein) al rilascio e al rinnovo delle concessioni per l’utilizzazione delle acque minerali e termali destinate all’esercizio di aziende termali, in linea con quanto previsto espressamente dalla legge di bilancio 2018, che invece la norma regionale vuole fare cessare alla fine del 2023 introducendo sistemi di gare pubbliche, e, soprattutto, per la nostra realtà strategica termale, e per quella di Acireale”,
Per Patto per Sciacca, “si bloccherebbe ogni prospettiva di soluzione con un allungamento infinito dei tempi per la ricerca di una soluzione e sarebbe sostanzialmente impossibile trovare investitori”.