Legambiente sulla crisi idrica: “I sindaci dimenticano che sono loro a determinare l’indirizzo politico del servizio”
L’associazione ambientalista aderisce alle manifestazioni di protesta che si sono svolte e si svolgeranno in provincia
“I sindaci non possono dimenticare di essere parte, piccola o grande, della assemblea di ATI, soci di AICA, cioè di essere coloro che determinano l’indirizzo politico e la governance dell’intero servizio idrico integrato in provincia”.
“Saremo alla manifestazione di sabato 7 settembre in piazza Pirandello ad Agrigento proposta dal Codacons-Trasparenza Enti Locali”.
Lo dice Daniele Gucciardo presidente del Circolo Rabat della città capoluogo: “Aderiamo convintamente a questa e ad ogni altra forma di sollecitazione sulla questione idrica, nei confronti delle Istituzioni che rivestono un ruolo importante nella gestione della grave crisi che colpisce, ormai indistintamente, le famiglie e le imprese agrigentine”.
Dal 3 settembre scorso Il Codacons con Giuseppe Di Rosa è in sit in permanente dinanzi la sede del Municipio.
“Contrasteremo, con ogni mezzo a nostra disposizione – dice ancora Legambiente – ogni forma propagandistica tesa essenzialmente alla conservazione di varie “posizioni di potere”, tramite l’attribuzione di responsabilità ad altri, senza aver prima riconosciuto ed esaminato le proprie”.
Un messaggio rivolto ai tutti i sindaci che secondo Legambiente non possono in alcun modo dimenticare di essere parte, piccola o grande, della assemblea di ATI, soci di AICA, cioè di essere coloro che determinano l’indirizzo politico e la governance dell’intero servizio idrico integrato in provincia.
“Abbiamo organizzato e preso parte alle manifestazioni pubbliche di giugno e di agosto 2024 – dice Gucciardo – nelle quali migliaia di cittadini hanno sollecitato, con precise richieste urgenti, alla pratica dell’equità, della competenza tecnica, della meritocrazia. Abbiamo anche evidenziato, nelle ultime settimane, una gestione oggettivamente iniqua della crisi idrica, con episodi francamente sconcertanti, di cui pure si stanno occupando importanti testate giornalistiche nazionali e che certamente faranno discutere. Non abbiamo alcuna intenzione di recedere dalle nostre proposte e dalle nostre richieste, nell’ambito di un percorso di nuovo civismo che sappia interpretare al meglio, con crescente diffusa consapevolezza, tutte le più urgenti istanze di questa terra”.