Le novità con la Sicilia in zona bianca
I siciliani saremo dunque in zona bianca dal prossimo 21 giugno. Vediamo quali limitazioni saltano e quali invece restano in vigore nell’Isola, così come in tutte le altre regioni che si trovano nello stesso colore.
Restano immutati obbligo del distanziamento di almeno un metro, utilizzo della macherina, igienizzazione delle mani e divieto di assembramento sia all’aperto che al chiuso. Stop al coprifuoco, che era stato allungato alla mezzanotte.
FESTE CON IL GREEN PASS: Nelle zone bianche è consentito organizzare feste private successive a cerimonie religiose o civili, dunque matrimoni, cresime, comunioni, battesimi ma anche compleanni, feste di laurea e anniversari. Per parteciparvi però (esattamente come avverrà in zona gialla da martedì 15 giugno) bisognerà avere una delle 3 certificazioni verdi previste dai decreti attualmente in vigore: certificato di vaccinazione – che vale 9 mesi a partire dal completamento dell’intero ciclo, dunque anche con la seconda dose, oppure dal 15/esimo giorno dopo la prima dose fino alla somministrazione della seconda – certificato di guarigione, che ha validità 6 mesi, tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti la partecipazione all’evento. Nel Dcpm che è stato approvato nei giorni scorsi è previsto che la verifica delle certificazioni spetta “ai soggetti che erogano i servizi per fruire dei quali è prescritto il possesso di certificazione verde e gli organizzatori di eventi ed attività per partecipare ai quali è prescritto il possesso della medesima certificazione, nonché i pubblici ufficiali».
RISTORANTI AL CHIUSO: Dopo un confronto tra regioni e governo, è stato stabilito con un’ordinanza firmata del ministro della Salute Roberto Speranza il 4 giugno scorso che fino al 21 giugno in zona bianca «il consumo al tavolo negli spazi al chiuso è consentito per le attività dei servizi di ristorazione per un massimo di 6 persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi». Dal prossimo 21 giugno potrebbero entrare in vigore altre misure.
DISCOTECHE: Il Dpcm del 2 marzo che definisce le misure per la zona bianca afferma che «restano sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto e al chiuso». Di fatto dunque, le discoteche potranno aprire ma solo per l’attività di ristorazione e somministrazione, mentre resta vietato ballare in pista.