LE MINACCE DI LICATA: “RISCHIATI A TOCCARE LE NOSTRE CASE E SEI MORTA”

Si surriscalda nuovamente il clima a Licata dopo la pesante lettera di minacce di morte giunta al commissario straordinario del comune, Maria Grazia Brandara, insediata dopo la sfiducia al sindaco antiabusivismo Angelo Cambiano che aveva subito numerose minacce e ora è sotto scorta.

Nella lettera intimidatoria la Brandara viene invitata a tornarsene nel suo paese e non portare avanti i provvedimenti di demolizione delle case abusive. Il commissario ha un passato di impegno politico e istituzionale: è stata deputato regionale all’Ars, poi anche consigliere provinciale e sindaco di Naro.

La lettera intimidatoria dice questo: ”Rischiati a toccare le nostre case e sei morta, ti sgozziamo via, fai una sola cosa contro di noi e ti scanniamo. Ti seguiamo e ti controlliamo a vista”. ”Sappiamo dove abiti – continua l’anonimo – a Palermo in via… e dove abiti a Naro in via…, grandissima…tornatene al tuo paese scappa fino a che sei in tempo, quando meno te l’aspetti ti spariamo. La cassa è già pronta”. E si chiude con l’immagine di una cassa da morto aperta e vuota.

Non so se rimanere o andarmene – ha commentato la Brandara. Mi prendo qualche giorno per riflettere. Questa cosa – prosegue – arriva in un brutto momento: ho perso da poco mio fratello e già ero angosciata”. Brandara dice di aver ricevuto solidarietà dalle forze dell’ordine, dalla prefettura e dai vertici della procura agrigentini. ”Non ho scorta – spiega – E averla non è per me una bella cosa. Vuol dire avere una limitazione della libertà”.


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