LE MANI DELLA MAFIA SUI DISTRIBUTORI DI CARBURANTI
La guardia di finanza di Palermo ha scoperto un vasto sistema di frode. Nove persone sono state arrestate (per due è stato disposto il carcere per 7 i domiciliari), tra questi Cosimo Vernengo ritenuto vicino agli ambienti di cosa nostra. I finanzieri del gruppo e del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Palermo hanno anche sequestrato 5 distributori di carburante capoluogo e notificato 13 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Una maxi frode fiscale, ma anche frode in commercio con la benedizione di cosa nostra.
I provvedimenti sono scaturiti da una inchiesta della Procura di Palermo che ha permesso alle Fiamme gialle di denunciare 43 persone sospettate di far parte di una organizzazione criminale che faceva trasferimento fraudolento di valori, frode in commercio e frode fiscale. Vernengo, già sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, insieme al fratello Giorgio, sarebbe stato il vero gestore dei distributori di carburante e la mente della frode. Gli indagati comunque non sono accusati di reati di mafia.