LE FOLLIE DEL PIANO PAESAGGISTICO: I BORGHI MARINARI NON SI POSSONO RIQUALIFICARE. CONTRADA FOGGIA INTOCCABILE
Il Piano Pasesaggistico elabortato dalla Soprintendenza non smette di offrire sorprese incredibili.Uno degli aspetti eclatanti è che – in contrasto con quanto previsto dal D.lgs 42/2004 art. 143 comma 2 punto c (che prevede: “il recupero e la riqualificazione degli immobili e delle aree sottoposti a tutela compromessi o degradati, alfine di reintegrare i valori preesistenti ovvero di realizzare nuovi valori paesaggistici coerenti ed integrati con quelli”) – non prevede il recupero e la riqualificazione di quelli che di fatto sono veri e propri “borghi marinari”.
“Una caratteristica che da più di trent’anni fa parte del territorio saccense – ci dice l’ingegnere Maurizio Cattano- e che sono sorti tramite piani di lottizzazione (autorizzati dalla soprintendenza), singole autorizzazioni di ristrutturazione o rifacimento di edifici sorti antecedentemente al 1976 o edificazione abusiva successivamente sanata”.
Le zone da sottoporre a recupero e riqualificazione risultano essere quelle edificate nelle località San Marco, Arenella, Foggia, San Giorgio, Timpi Russi ecc.
Nel Piano Paesaggistico manca l’inserimento di dette zone fra le aree soggette a recupero. “Ciò comporta – continuna l’inghegnere Maurizio Cattano- la permanenza perpetua di tutti quei detrattori ambientali e paesaggistici in atto presenti”.
In buona sostanza, la conseguenza inevitabile alle attuali previsioni del Piano Paesaggistico “sarà l’amplificarsi dei detrattori ambientali e paesaggistici in atto presenti generati dall’aumento del degrado e della vetustà degli immobili, condannando i borghi marinari al degrado ed alla fatiscenza in aperto contrasto con la spirito del D.lgs 42/2004”, spiega ancora Cattano.
Per fare un esempio, il Piano Paesaggistico vieta qualsiasi forma dfi riqualificazione della contrada balneare e residenziale Foggia.