LE BRETELLE SIMBOLO DI UN IMMOBILISMO EVIDENTE
Lasciamo da parte le questioni di “straordinaria” amministrazione. A sol citare tale aggettivo sale le febbre. Ma ci sono vicende che, trattandosi di “ordinaria” amministrazione, colpiscono e danno la rappresentazione plastica di un’Amministrazione comunale che non riesce a far fronte alla soluzione di questioni banali come l’apertura delle bretelle della Perriera e di contrada Bordea.
Oggi è l’ultimo articolo che scriviamo sull’argomento, anche perché non vogliamo più “confondere” l’opinione pubblica la quale non riesce a comprendere come mai due lavori completi di tutto punto da mesi, ancora oggi sono chiusi. Essi rappresentano l’immobilismo e la gente se ne frega se la colpa è “tecnica”, quindi burocratica, oppure “politica”. Di fatto vede, attraverso l’inerzia che si manifesta con la mancata apertura, un’Amministrazione che non riesce a risolvere due questioni di elementare soluzione. Due questioni per le quali stanno passando mesi e mesi.
Non servono le parole, le dichiarazioni televisive. Queste, semmai, peggiorano di più un sentiment di malcontento che lievita di giorno in giorno a dismisura. Anche sulla questione del viadotto Cansalamone persiste il silenzio. Tra 23 giorni è Ferragosto. L’estate sta volgendo alla sua curva massima. Eppure, era stato enunciata la possibile apertura prima dell’estate. Primo step, secondo, step, terzo step. Step dopo step persevera il silenzio. Un silenzio che esprime, molto probabilmente, una verità scomoda.
Il sindaco Francesca Valenti è in ferie per una settimana. Ufficialmente è per una riflessione sulla complessa matassa politica da dipanare. In un periodo di problemi in seno alla maggioranza, in un periodo nel quale si svolge il clou della stagione estiva, si ha la sensazione di rivedere una scena tragica accaduta la sera del 12 gennaio del 2012.
Filippo Cardinale