Le bombe d’aria in mare che preoccupano i pescatori. Nota della Regione a Ispra e Arpa

Secondo i pescatori l’attività di navi nel canale di Sicilia alla ricerca di giacimenti provocano danni alla fauna marina
SCIACCA. Dopo le festività pasquali le cooperative di pesca “Fra pescatori”, “Madonna del Soccorso” e “San Paolo Consulting”, intendono riprendere la propria attività a supporto dello stato di crisi della marineria in quanto la situazione non è per niente migliorata. L’importante settore produttivo della città rende noto che oggi, a seguito di una nota delle cooperative inviata all’Assessorato regionale al Territorio e all’ambiente, dopo interlocuzione con l’assessore regionale Giusy Savarino, la stessa si è adoperata al fine di verificare l’attività che viene svolta da alcune navi battenti bandiera straniera e volta alla ricerca di idrocarburi. L’assessore (sullo stesso tema c’è stata una interrogazione del deputato regionale di Controcorrente Ismaele La Vardera) ha inviato una nota all’Istituto Superiore di Ricerca e Protezione Ambientale presso il ministero (ISPRA) e alla Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA). Il fine è quello di verificare l’attività di queste navi nel canale di Sicilia che con gli airgun (bombe d’aria) vanno continuamente alla ricerca di giacimenti provocando danni alla fauna marina. “Attenderemo gli esiti di questa attività – dicono le cooperative – ringraziando comunque l’assessore Savarino per la sensibilità dimostrata”.