LAZZANO: NO A MONTI, IO STO CON IL PDL

Mario Lazzano fa delle valutazioni politiche dopo la discesa in campo di Berlusconi e quella di Monti. Lui, che spesso ha fatto autocritica ed ha contestato i metodi del Pdl nella programmazione degli appuntamenti elettorali e nelle strategie politiche, oggi si schiera senza se e senza ma con Alfano e predica unità con uno slogan che sa tanto di sinistra “Uniti si vince”…

“Come non riconoscere che Mario Monti sia riuscito a restituire credibilità al nostro paese presso le cancellerie occidentali? Un obiettivo importante ma fatto a spese dei cittadini che hanno pagato un conto salatissimo. Nascondere che le ricette del governo Monti sulla crescita dell’economia e del lavoro siano fallimentari è nascondere una verità che è sotto gli occhi di tutti. E’ stata fatta macelleria sociale! Se i conti fossero andati bene e l’economia non fosse precipitata nel baratro in cui è finita, Angelino Alfano non avrebbe tolto la fiducia al governo Monti e al netto il premier si è rivelato un coacervo di parolai pasticcioni e senza alcuna esperienza. Mario Monti ha annunciato che “salirà” in campo ma che non giocherà con una contorsione spettacolare degna del teatro dell’assurdo. Ha detto che non era lui che si candidava ma erano i candidati che una volta eletti sarebbero dovuti andare a baciargli la pantofola. Un concetto bizzarro del suffragio universale su cui Monti non può fare certo affidamento. Questo uomo può piacere a qualcuno, ci ha anche curato ma non ci ha guarito e la sua cura è risultata dolorosa e costosa, insomma l‘operazione è riuscita ma il paziente è morto. Ora, al suo debutto in politica la cosa più significativa è stato l’attacco politico al Pdl e al suo leader,la sua prospettiva infatti è quella di spacchettare e dividere il Pdl e anche il Pd… Alla faccia del tecnico sopra le parti, lui che un elettorato non lo ha, che non si è mai presentato al Giudizio elettorale, che è sempre stato nominato e che ora, da senatore a vita, sogna un approccio tanto maldestro e scorretto. Il Pdl anche stavolta farà una campagna elettorale spiegando alla gente i veri problemi che assillano la Nazione, senza raccontare favole come fa la sinistra che sta arruolando molti Magistrati che farebbero bene a fare il proprio lavoro nei tribunali e nelle Procure come fanno tantissimi che non hanno nomi blasonati ma che quotidianamente stanno in trincea. Fare partitini al momento elettorale (vedi liste,listarelle,aggrgazioni ibride varie di questi giorni)solo per garantire qualche poltrona a coloro i quali non può più essere garantita la elezione è comodo.Stare in trincea all’interno del proprio partito è un dovere rispetto a tutti coloro i quali credono ancora una volta in un progetto politico alternativo alla sinistra e a tutti i poteri forti centristi compresi è un dovere per l’Italia e per gli Italiani. Senza una rivisitazione onesta all’interno del pdl e senza onesta ammenda rispetto ad alcune scelte del passato del tipo (attrici,ballerine,uomini pronti al tradimento come Fini ed alcuni dei suoi un tempo miracolati da Berlusconi non si va da nessuna parte)credo si debbano fare liste competitive inserendo uomini e donne radicate nel territorio senza i vari Fiorito che hanno screditato il pdl in questi ultimi mesi. Bisogna poi, stare molto attenti all’enfasi giovanilistica, è indispensabile un equilibrato dosaggio tra uomini esperti e pratici ed elementi freschi ed ugualmente imprescindibile per il Parlamento ed una minuziosa e capillare analisi delle candidature, che bandisca gli opportunisti dell’ultima ora. Per quanto riguarda la lista dei miei amici La Russa -Meloni-Crosetto “Fratelli d’Italia”mi sa tanto di cartello elettorale e non di progetto politico contro la sinistra e tutti quei democristiani che si sono dati al Montismo all’ultimo momento perchè scaricati dai propri partiti di appartenenza. Fratelli d’Italia mi sa tanto di cugini d’Italia,dopo le elezioni ritorneranno ne sono certo, alla casa “Madre”. In Italia il centrodestra è maggioranza nel Paese . Il Pdl deve conquistare i propri elettori che alle ultime elezioni vedi in Sicilia non sono andati a votare (52%) eleggendo un presidente di nome Crocetta con appena il 30%. Da adesso si deve costruire una vera aggregazione di Centrodestra con alleanza chiare che vanno dalla Destra di Storace alla Lega di Maroni,unendo tutto quell’arcipelago di partiti di Destra in un unico cartello politico-elettorale senza spacchettamenti all’interno del PDL. Uniti si vince!!!!!!! Buon anno 2013 a tutti”

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