Lavori rete fognaria a Sciacca e negli altri Comuni agrigentini, in corso bonifiche belliche

SCIACCA. Tutte le gare per l’affidamento dei lavori di fognatura e depurazione previste per la provincia di Agrigento (Agrigento, Ribera, Sciacca, Favara, Porto Empedocle) sono state bandite e assegnate, ma la consegna dei lavori non è ancora avvenuta per la necessità di definire i contratti con le imprese aggiudicatarie e per completare le procedure di bonifica bellica nei territorio interessati.

L’ingegnere Riccardo Costanza, sub commissario straordinario unico per la depurazione con delega per gli interventi in Sicilia, è certo che entro i prossimi tre mesi si definirà l’iter per sottoscrivere i contratti e avviare i lavori in tutte le città interessate da importantissimi interventi. “I contratti sono in fase di definizione – dice Costanza – dopo le procedure di appalto gestite da Invitali è stato necessario richiedere ulteriori informazioni alle ditte assegnatarie, specialmente quando si tratta di raggruppamenti di imprese. Ma siamo in dirittura finale per mettere fine anche nel territorio agrigentino a tutte le criticità legate alla gestione del servizio idrico integrato. Le opere che si realizzeranno – aggiunge – sono destinate negli anni a far cambiare volto non solo alla provincia di Agrigento, ma a tutta la Regione, in termini di adeguamento alla normativa ma soprattutto per i benefici ambientali ed economici che porteranno”.

L’ufficio del commissario unico nazionale per la depurazione ha dovuto superare lo scoglio della bonifica bellica che in provincia di Agrigento era necessario fare trattandosi di un territorio interessato durante la Seconda Guerra Mondiale dallo sbarco delle forze alleate. Nella relazione dell’apposito piano di sicurezza e cantierizzazione, tutte le aree interessate, da Agrigento a Sciacca, il rischio di rinvenimento di bombe d’areo inesplose è stato infatti classificato come “Possibile”. Un’apposita ditta è stata quindi incaricata di effettuare le bonifiche nelle aree interessate dal progetto: ad Agrigento e Favara le operazioni si sono già concluse, negli altri siti sono ancora in corso. L’attesa di definizione dei contratti e avvio dei lavori è molto importante per consentire al territorio agrigentino l’uscita dalla procedura d’infrazione comunitaria 2004/2034, su cui è già intervenuta la sentenza di condanna della Corte di Giustizia europea e il pagamento di una sanzione pecuniaria da parte dello Stato per il mancato trattamento delle acque reflue.

Giuseppe Recca