LAVORI RESTAURO CHIESA SAN GIOVANNI, IL TRIBUNALE DA’ RAGIONE AL COMUNE E CONDANNA L’IMPRESA
Accursio Marciante, nella qualità di titolare dell’omonima impresa di costruzioni avente sede in Sciacca , aveva citato in giudizio il Comune di Menfi chiedendone la condanna al pagamento in proprio favore di un somma pari a euro 263.000 a titolo di indennizzo per i maggiori oneri di impresa sostenuti a causa dell’illegittimo protrarsi della sospensione dei lavori di restauro della chiesa di San Giovanni.
Essendo risultato necessario rimediare al crollo della volta della chiesa, era stata decisa la sospensione dei lavori per approvare la relativa perizia di variante e suppletiva, e tale sospensione si era protratta per quasi tre anni. Si è costituito in giudizio il Comune di Menfi, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocato Girolamo Rubino, il quale ha eccepito tra l’altro che l’impresa aveva sottoscritto il verbale di sospensione dei lavori senza sollevare alcuna riserva ed aveva condiviso la successiva perizia di variante; ed ancora l’Avvocato Rubino ha sottolineato che prima della ripresa dei lavori l’impresa medesima aveva sottoscritto un atto aggiuntivo che decretava l’affidamento degli ulteriori lavori per il consolidamento della volta della chiesa, concordando nuovi prezzi, senza che in tutto l’intervallo di tempo precedente fosse stata sollevata alcuna contestazione.
Il Tribunale di Sciacca ,al termine di un giudizio protrattosi per quasi cinque anni , ha recepito integralmente le tesi difensive dell’Avvocato Rubino, secondo cui la sospensione dei lavori era dipesa da una scelta condivisa tra la Direzione dei lavori e l’impresa appaltatrice, scelta finalizzata ad estendere l’oggetto dei lavori aggiudicati, in modo da far fronte al crollo della volta della chiesa, circostanza già nota alle parti al momento della consegna del cantiere; e che l’avvenuta stipula da parte dell’impresa medesima del patto aggiuntivo elaborato proprio sulla scorta della perizia di variante dimostra che il rapporto contrattuale con il Comune di Menfi si è sviluppato secondo un programma condiviso, risultando ogni contestazione circa la legittimità della sospensione prolungata dei lavori tardiva. Tutte le domande azionate dall’Impresa Marciante sono state pertanto respinte dal Tribunale di Sciacca,e conseguentemente il Comune di Menfi nulla dovrà sborsare; mentre per effetto della soccombenza l’impresa Marciante è stata anche condannata al pagamento delle spese giudiziali, liquidate in euro quattromila, oltre accessori.