Lavoratori stagionali: “L’ennesima beffa. Il decreto Ristori ne esclude la maggior parte”
SCIACCA. L’Alsi, l’associazione dei lavori stagionali, puntualizza che il decreto Ristori “non tutela la categoria degli stagionali o meglio, ne esclude la maggior parte dei lavoratori”. Per l’Alsi, “hanno trascritto le solite gravi distinzioni come nei precedenti decreti, creando disagi e incertezze per le nostre famiglie. È stata inserita per l’ennesima volta una beffa”.
Per percepire il bonus, non bisogna aver un contratto di lavoro e non essere percettore Naspi al 29 ottobre. “Tanti degli stagionali che hanno terminato la mini stagione a fine settembre quindi, se pur per un minimo periodo, alla data del DPCM risultano percettori di Naspi, chi invece più fortunato, ha terminato la stagione i primi di novembre ed è stato anch’esso escluso”.
“La parola bonus dovrebbe stare a significare incentivo economico, aggiunta, premio elargito. E e allora perché questa esclusione e distinzione?”. “Abbiamo da tempo affermato la nostra idea”, aggiunge l’Alsi.
“Esprimiamo la nostra gratificazione per coloro che si stanno impegnando per la nostra lotta, ma è doveroso esprimere, ancora una volta, il nostro disappunto per questa distinzione inammissibile. Ribadiamo la nostra richiesta a nome di tutti gli associati: allargamento della platea dei beneficiari del bonus ristoro senza il paletto della Naspi e posticipare la dicitura della titolarità di contratto di lavoro dipendente dal 29 ottobre, data di entrata in vigore del provvedimento al 2 novembre. Questo significa aiuto per gli stagionali di Sciacca e d’Italia”.