L’ATO GESA AG 2 LICENZIA 380 NETTURBINI
Sono partite le lettere di preavviso di licenziamento per 380 operai dipendenti del raggruppamento di imprese che si occupa della raccolta dei rifiuti per conto dell’Ato Gesa Ag2. Si tratta di un atto dovuto, previsto dalla legge, perché il 16 marzo scade l’appalto dei servizi di nettezza urbana. Al momento non è noto come la società d’ambito voglia procedere per affrontare la situazione d’emergenza che scatutirà tra meno di due settimane. Un’emergenza che non è soltanto occupazionale e di sopravvivenza di quasi 400 famiglie, che già hanno patito ritardi nel pagamento delle spettanze retributive, ma anche generale dell’intero territorio dell’Ato, che sarà sommerso da rifiuti. Alcuni sindaci, tra cui Marco Zambuto per il comune capoluogo, hanno chiesto di poter gestire autonomamente il servizio, criticando la gestione della società d’ambito e le disfunzioni determinate da questo sistema. Tuttavia, almeno al momento, le norme di legge nazionali e regionali non consentono che i Comuni possano gestire direttamente il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. In ogni caso nella eventualità di una gestione in house gli operai perderebbero il lavoro. E comunque una soluzione valida e duratura non potrà essere trovata dai Comuni in poco tempo. In attesa di quanto deciderà la Regione o di quanto determinerà l’Ato, peraltro già messa in liquidazione, l’incertezza grava come un macigno sui lavoratori e sui cittadini che potrebbero trovarsi con le strade invase dall’immondizia.