L’ARS ALL’UNANIMITA’ TAGLIA LE PENSIONI D’ORO

Finalmente anche l’Assemblea regionale siciliana taglia le pensioni d’oro. In un comunicato il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, lo ha reso noto: “Il consiglio di presidenza dell’Ars, con voto unanime, ha deciso di recepire la legge nazionale che, per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni e le aziende private, prevede dal primo gennaio 2019 e per la durata di 5 anni, la riduzione dei trattamenti pensionistici diretti superiori ai 100 mila euro lordi l’anno».

Gli importi sono ridotti in base alle seguenti aliquote percentuali: -15% per le pensioni da 100 a 130 mila euro; -25% per quelle da 130 a 200 mila euro; -30% per le pensioni da 200 a 350 mila euro; -35% per quelle da 350 a 500 mila euro; -40% per le pensioni superiori a 500 mila euro.

Positivo il commento del M5S: “I siciliani risparmieranno 4,3 milioni di euro ogni anno a partire dall’1 gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2023. La prima battaglia è vinta. Adesso continuiamo con il taglio ai vitalizi degli ex onorevoli”.

“Si tratta di un provvedimento di equità e giustizia sociale – aggiungono i grillini – dato che il lavoratore medio siciliano, se ha la fortuna di arrivare alla pensione, una cifra del genere non la vedrà mai nemmeno con il binocolo”.