L’ARDUO COMPITO DI CHI ANDRA’ A GOVERNARE

La classe politica e dirigente della città ha il dovere di assumersi un grado eccezionale di responsabilità

EDITORIALE di Filippo Cardinale

La congiuntura estremamente difficile degli enti locali, ma che riguarda anche il Governo centrale, richiede un programma elettorale serio, severo, sobrio. Qui c’è bisogno che la classe politica locale esprima la sua maturità. Ma lo sforzo deve essere compiuto anche dai cittadini.

 Il dopo Vito Bono scorre tra riunioni di partiti, congressi cittadini, incontri tra delegazioni di partiti per sondare su possibili alleanze. Nella classe politica lievita la convinzione che tra la gente è cresciuto ancora di più il disamore verso la politica. Parallelamente, però, cresce un populismo che non è foriero di novità utili per la città. L’idea di non recarsi alle urne è il sentiment dominante.

Una prima risposta, per un reale cambiamento di una cultura divenuta troppo provinciale, è quella di recarsi alle urne con un obiettivo: votare candidati che abbiamo credibilità, esperienza, alto tasso di moralità, consapevolezza di dedicarsi in maniera manageriale alla guida della più grande società del nostro territorio: il Comune. In buona sostanza, l’elettorato può, e deve, apportare un sostanziale contributo alla scelta del governo cittadino, ma anche alla scelta dei consiglieri comunali, mettendo da parte il sentimento da libro cuore, utilizzando il suo voto per alzare l’asticella della qualità puntando sulla meritocrazia dei candidati, mettendo al bando scelte di carattere emozionale che sono frutto di opzioni dovute a lontane parentele, vicinati, e così via dicendo.

 In una contingenza così grave che pone la nostra Sciacca in una situazione assai delicata, scelte populistiche non fanno altro che aggravare lo stato di crisi della nostra città. La nave va governata, da parte di tutti. Da parte di chi tiene il timone, ma anche dell’intero equipaggio. Il bene comune della collettività, deve passare da un cambio di passo culturale che deve essere compiuto da tutti. Il non voto assumerà la sembianza dell’abbandono della nave. Votare con cognizione, effettuando una scelta che punta ad alzare la qualità della politica, è compito dell’elettorato.

La classe politica, sulla quale grava il compito importante della formazione delle liste dei candidati, abbia la capacità di formare le liste puntando sul merito della classe dirigente e politica che sceglierà, e non sul mero e squallido conteggio dei pacchetti di voti familiari. La città si è arenata per colpa di una politica ottusa, litigiosa, tanto gelosa quanto invidiosa. Una classe politica che porta con sé atavici risentimenti e veti incrociati. E’ la classe politica che, adesso, deve essere capace di togliere la città dalle secche e portarla sulla rotta di una navigazione d’altura. Il quinquennio che si presenta davanti il nuovo governo cittadino non è facile. Tutt’altro. Ha con sé difficoltà forse inedite, quali il far fronte alle conseguenze dello sforamento del patto di stabilità, il taglio dei trasferimenti statali che saranno più pesanti se si considera la penalità di circa 1 milione di euro, frutto dello sforamento del patto di stabilità.

La classe politica e dirigente della città ha il dovere di assumersi un grado eccezionale di responsabilità, garantendo alla città un governo che punti sulla serietà di un’azione amministrativa, sulla severità nel cassare scelte effimere, sulla sobrietà di uno stile di governo che sia da pungolo per un cambiamento culturale di questa città, sceso davvero a livelli bassi. La classe politica di questa città guardi al perimetro delle esigenze e delle emergenze attuali, ed esca dal perimetro di formule politiche e partitiche che sono ormai datate e anacronistiche. La città non ha bisogno di avventure, ha bisogno di un sindaco serio, esperiente, di indubbia moralità, capace di essere un credibile interlocutore verso le istituzioni extra territoriali a qualsiasi livello.

La classe politica compia una valida sintesi sulla scelta del primo cittadino, e profonda, nel contempo, tutto l’impegno per coadiuvarlo con una squadra di assessori di alto livello. Il nuovo governo cittadino ha il compito di prendere per mano la città e orientarla su un nuovo solco di crescita sociale, mettendo fine, per sempre, ad una cultura devastante imperniata sull’effimero, sulla superficialità, sul non rispetto delle regole. Già questo è un programma impegnativo.

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