LAMPEDUSA PRONTA AD ACCOGLIERE PAPA FRANCESCO
Il campo sportivo di Lampedusa dove, lunedì, Papa Francesco celebrerà la messa, è stato già delimitato con le transenne. Oltre ad essere diviso per settori, con anziani, ammalati e bambini nelle prime file, verrà lasciato lo spazio affinché il Pontefice possa passare in mezzo alla folla con l’auto.
La macchina per il Papa e già pronta: una Fiat “campagnola” decappottabile ( nella foto) coi sedili posteriori modificati messa a disposizione da un milanese che da venti anni è “di casa” a Lampedusa. Con questa auto, papa Francesco giungerà al campo sportivo di contrada Arena dal molo Favarolo e sul terrazzino della sede dell’area marina protetta isole Pelagie dirà messa.
Riunione operativa sicurezza Papa. La nuova riunione operativa per la sicurezza del Papa e per la buona riuscita della visita del pontefice a Lampedusa, appena conclusasi in Comune, ha stabilito tutti i dettagli della disposizione di uomini e mezzi lungo il percorso. Tutti i luoghi dove il Papa si recherà vengono considerati obiettivi “sensibili”. Soprattutto il breve viaggio che il Pontefice farà, su una motovedetta della guardia costiera, da cala Pisana a molo Favarolo. Della sicurezza personale del Papa, si occuperà esclusivamente la gendarmerie Vaticana.
La Santa Messa. Papa Francesco celebrerà messa con un pastorale e un calice di legno ricavati dalle imbarcazioni dei migranti giunti sull’isola. Si tratta di opere realizzate dal falegname di Lampedusa Franco Tuccio.
Conferenza stampa. Domani, alle 12, nella sala stampa allestita al ristorante “La Rotonda” in via delle Grotte, accanto al Municipio di Lampedusa (AG), si terrà la conferenza stampa di presentazione della visita del Santo Padre sull’isola. Durante la conferenza stampa – spiegano dalla Curia di Agrigento – verrà illustrata anche la celebrazione eucaristica.
Il sindaco Nicolini: “ascolteremo le parole del Papa. “Cosa chiederò al Santo Padre al suo arrivo a Lampedusa? Nulla. Sarò io ad ascoltare Papa Francesco. Il Pontefice decidendo di iniziare il suo cammino pastorale nel mondo, ha dimostrato di avere perfettamente chiaro quale sia il dramma che si consuma su quest’isola con gli immigrati e quanto grave sia stata l’indifferenza delle istituzioni. Con il suo arrivo a Lampedusa il Papa ha già dato a quest’isola il massimo che avrebbe potuto dare. La sua visita a Lampedusa ha lo stesso impatto che ebbe Papa Wojtyla ad Agrigento quando pronunciò l’anatema contro la mafia”. Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa, è un fiume in piena. Non sta un attimo ferma. Da cinque giorni, da quando ha saputo che lunedì prossimo, Papa Francesco farà una visita lampo sull’isola, ma all’insegna della sobrietà senza ministri nè autorità militari o religiose, si divide tra il Comune, la Prefettura di Agrigento, il campo sportivo dove si sta allestendo il palco per l’omelia del Pontefice.
È un pò stanca, ma anche tanto emozionata. Sui preparativi, Giusi Nicolini. “Per Lampedusa è un evento straordinario, anche dal punto di vista delle persone che vi parteciperanno. Non sarà paragonabile a nessun altro evento. Ci saranno malati, anziani, quindi il piano della Protezione civile va curato alla perfezione. Qui non esiste un ospedale e bisogna essere attrezzati per ogni evenzienza”. Alla domanda se Lampedusa è pronta a ricevere il Papa, Nicolini sorride e spiega: “Lampedusa non è pronta neppure per ricevere i turisti. Lampedusa è pronta solo per ricevere i soccorsi. Ma questa è una macchina organizzativa che coinvolge tutti, dalle forze dell’ordine alla stessa comunità, alla parrocchia. La macchina per le emergenze è ben preparata, per tutto il resto non lo è. Non funziona l’approvigionamento idrico, il trasporto, anche se nessuno sembra che se ne sia accorto. Per un’isola è’ un grave vulnus dipendere dalla terraferma”.
Aspetti della visita del Papa. “Il formulario della messa sarà quello “Per la remissione dei peccati”, previsto dal Messale Romano tra le messe da celebrare per necessità particolari”. Lo ha reso noto, in merito alla messa che lunedì il pontefice celebrerà a Lampedusa, il maestro delle celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice “I testi della liturgia della Parola – la vicenda di Caino e Abele, la strage degli innocenti, il salmo “miserere” – intendono sottolineare, in sintonia con il formulario della Messa, – ha spiegato il maestro delle celebrazioni liturgiche del sommo pontefice – l’aspetto penitenziale della celebrazione presieduta dal Santo Padre. In questo stesso senso è da intendere l’uso del colore liturgico viola per le vesti sacre dei celebranti e l’estrema sobrietà del Rito”.
Per l’occasione il Santo Padre userà un pastorale a croce messo a disposizione della parrocchia di Lampedusa. I colori sono proprio quelli della barca da cui sono stati tratti. Le misure sono 1.80 x 29. “Nel braccio orizzontale – spiega il maestro delle celebrazioni liturgiche – della croce sono incisi due pesci, mentre nel braccio verticale sono incisi cinque pani, per richiamare il brano evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci, recuperando così le parole di Gesù: “Date loro voi stessi da mangiare”. In questo brano rileggiamo il significato del gesto della condivisione che permette la moltiplicazione a partire da quel poco che si ha e che si è all’interno della comunità, nei momenti forti dell’accoglienza dei fratelli migranti. Il cuore, di colore rosso, racchiuso tra le due braccia della croce, è un richiamo a quella carità che deve sostenere sempre la fatica della croce nella quotidianità della comunità cristiana”. “Per l’occasione, il Santo Padre userà un calice di legno, con coppa interna rivestita di materiale pregiato (argento),- aggiunge il maestro delle celebrazioni – come richiesto dalle norme liturgiche, e con un chiodo trasversale alla base del calice – evidente richiamo alla Passione del Signore e di tanti fratelli – anch’esso realizzato con legno ricavato dal legno delle imbarcazione dei migranti”. Pronta seconda nave per Lampedusa. A partire da mercoledì, sulla tratta Porto Empedocle – Linosa – Lampedusa, verrà affiancata, al traghetto “Paolo Veronese”, una seconda nave: la Adriatica, appositamente noleggiata dalla compagnia delle Isole.
La visita che cambierà la storia. Quello del Santo padre è un gesto che cambierà la storia. L’Europa, con le sue politiche migratorie, fino ad oggi ha deliberatamente evitato il problema, facendo finta di non vedere l’immensa tragedia dei viaggi della speranza attraverso il Mediterraneo, spesso senza nemmeno dimostrare pietà per le tante vittime. Ora non potrà più girarsi dall’altra parte. Il Papa ha reso visibili gli invisibili, restituendo ai migranti quella dignità che gli Stati hanno sempre negato”. Lo ha dichiarato, a due giorni dalla visita del pontefice a Lampedusa, il sindaco Giusi Nicolini, impegnata nell’organizzare l’accoglienza sull’isola delle migliaia di persone che assisteranno alla messa e all’omelia di Papa Francesco. “Il silenzio e l’indifferenza che in questi anni hanno coperto il dramma dell’immigrazione saranno squarciati dalle parole di Papa Francesco. Mi auguro – conclude il sindaco – che anche le istituzioni italiane sappiano cogliere il suo monito, assumendosi impegni concreti che segnino un netto cambio di rotta rispetto alle politiche che hanno concepito leggi come la Bossi-Fini e i respingimenti in mare. Senza dimenticare l’ignobile reato di immigrazione clandestina”.