Lampedusa: bimba sopravvissuta a naufragio trasferita nell’hotspot di Lampedusa
La Procura di Agrigento aprirà una indagine per naufragio colposo, omicidio colposo plurimo e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina dopo il soccorso in mare della bambina
È una notizia triste quella di oggi, che arriva a pochi giorni dalla Giornata internazionale dei migranti e, soprattutto, dalle festivitá natalizie.
Una bambina di 10 anni circa è arrivata da sola a Lampedusa su una barca. A soccorrere il barchino partito da Sfax, in Tunisia, il giorno dell’Immacolata sono stati gli operatori della Ong Trotamar III che hanno sbarcato la bambina, all’alba, al molo commerciale dell’isola. La piccola migrante, da quello che i soccorritori sono riusciti a capire, è originaria di Sierra Leone. Sarebbe l’unica sopravvissuta del naufragio di una barca in metallo verificatosi tre giorni fa. In 45 erano partiti da Sfax, in Tunisia. La barca, secondo il racconto fatto dalla bambina della Sierra Leona ai soccorritori, è affondata a causa di una tempesta.
La naufraga si teneva a galla grazie a una camera d’aria e a un giubbotto di salvataggio. Secondo le prime informazioni fornite dai soccorritori il gruppo di 45 migranti era partito da Sfax in Tunisia su una barca in metallo. Il natante sarebbe affondato 3 giorni fa e la bambina avrebbe cercato di non annegare «durante una tempesta con onde alte 3,4 metri e il vento a 23 nodi» dicono gli attivisti di Compasscollective.
La Procura di Agrigento aprirà una indagine per naufragio colposo, omicidio colposo plurimo e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina dopo il soccorso in mare della bambina. I pm, coordinati dal procuratore Giovanni Di Leo riceveranno nelle prossime ore una relazione della Capitaneria di Porto, e avvieranno accertamenti per ricostruire, tra l’altro, le cause dell’incidente.