LAMPEDUSA, BARCONE CON 23 MIGRANTI: ARRESTATO LO SCAFISTA
Nella notte fra il 2 ed il 3 ottobre, i militari in forza alla Brigata Guardia di Finanza Lampedusa e al Reparto Operativo aeronavale di Palermo, unitamente all’equipaggio di un elicottero e di una unità navale Guardacoste del Gruppo Aeronavale di Messina, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, uno “scafista” tunisino.
Le operazioni di soccorso sono iniziate verso le ore 19 dello scorso 2 ottobre, quando nelle acque territoriali nazionali, prossime all’isola di Lampedusa, veniva intercettata una motobarca in legno di circa 8 metri con numerosi immigrati a bordo.
La sala controllo Operativo della Guardia di Finanza di Lampedusa, faceva rapidamente convergere in zona operazioni l’unità navale del Corpo, che intercettava il natante segnalato, con a bordo 23 persone. Lo “scafista” è stato individuando ai comandi dell’imbarcazione anche attraverso video riprese eseguite dall’elicottero del Corpo. Elicottero che ha seguito tutte le operazioni di salvataggio dell’ennesima carretta del mare.
Tutti i migranti sono stati condotti al molo Favaloro del Porto di Lampedusa, ed affidati alle prime cure del personale sanitario che opera presso il C.S.P.A./Hotspot di Lampedusa.
Contemporaneamente, a seguito dell’identificazione dello scafista, il tunisino T.A. di 22 anni, veniva tratto in arresto dai militari della Brigata della Guardia di Finanza di Lampedusa e dal Reparto Operativo Aeronavale di Palermo per aver favorito l’ingresso in territorio nazionale di 22 persone di nazionalità tunisina, fra cui 4 minori, con le aggravanti previste dalla legge.