L’AMMINISTRAZIONE MOZZA LA PISTA CICLABILE CARBOJ-VERDURA DAL PIANO TRIENNALE OPERE PUBBLICHE
All’indomani della guerra che ha santificato eroi, si scopre che dietro ci sono sconfitte. L’approvazione del Piano triennale delle opere pubbliche 2018-2020, stilato nell’interesse della città, ha dato un taglio ingiustificabile ai due progetti di Greenways “Ferdinandea”, due tratti di pista ciclabile per complessivi 25 chilometri, per un totale di 6.4 milioni di euro finanziabili con Pofers 2014-2020 e ammanniti di tutte le autorizzazioni.
Nel precedente Piano triennale, prima dell’approvazione del nuovo avvenuta nell’ultima seduta consiliare, erano inclusi i due progetti. Nel nuovo è stato escluso dall’Amministrazione comunale il progetto con la tratta Sciacca-Verdura. Nel nuovo Piano triennale delle opere pubbliche, rimane, ma ridotto, il tratto Sciacca-Carboj, escludendo, però, le zone della marina, Stazzone, Lido, Tonnara, Foggia.
“E’ una follia- dichiara al nostro giornale l’ingegnere Mario Di Giovanna, forte sostenitore, insieme a L’AltraSciacca, della realizzazione della lunga pista ciclabile- aver escluso la tratta Sciacca-Verdura e aver escluso la marina, lo Stazzone, il Lido, la Tonnara e Foggia, dalla tratta Sciacca-Carboy. Non ha senso, significa aver sconvolto un’idea di mobilità sostenibile all’avanguardia che colpisce il turismo, la vocazione turistica della Città. Ma soprattutto non ha senso perché escludendo la marina, lo Stazzone, il Lido, la Tonnara e Foggia, si esclude la possibilità di un collegamento con il centro”.
L’esclusione del tratto Sciacca-Verdura per l’ingegnere Mario Di Giovanna è un atto di pirateria. “Si è esclusa la parte est del progetto, quella che collega con la pista ciclabile Sciacca con le zone balneari dove sono, tra l’altro, presenti gli alberghi importanti del territorio. Una tratta, tra l’altro, libera da insediamenti invasivi, spesso abusivi”.
Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi, sentenziava il principe Tancredi nel Gattopardo.
Filippo Cardinale