L’ALTRASCIACCA: “LA SITUAZIONE DI CAMMORDINO PEGGIORA, L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE COSA FA?”

L’AltraSciacca torna alla carica su uno dei posti più suggestivi di Sciacca: Coda della Volpe. “Sull’indegno stato in cui versa il costone siamo intervenuti più volte”, dicono i responsabili dell’Associazione.

Sul costone compaiono nuove e profonde crepe, che spesso diventano anche il riparo dei volatili che popolano la zona. ” Ancora più grave è la presenza, manifestatasi ormai da anni a pochi metri di distanza, di una copiosa cascata dovuta a una perdita fognaria non ben localizzata che, macchiando inesorabilmente la parete rocciosa del costone, cola dritta in mare”, evidienzia l’AltraSciacca.

Per l’AlstraSciacca la situazione è “vergognosa e va avanti da troppo tempo e sembrerebbe che il gestore del servizio idrico, Girgenti Acque, sia impossibilitato ad intervenire nella riparazione poiché non avrebbe l’autorizzazione comunale per la ricerca della perdita e la conseguente riparazione dato che ciò significherebbe paralizzare la zona”.

“Ci chiediamo come sia possibile preferire la vergogna di una fogna che sgorga a cielo aperto in uno dei punti più belli e fotografati della città ad un disagio che può durare al più qualche settimana”, rimarca l’AltraSciacca.

E la domanda è: “Cosa si sta facendo di concreto per evitare un eventuale ulteriore crollo? La classe politica di questa città si sta assumendo gravi e grandi responsabilità nei confronti dall’intera città che, siamo sicuri, non la perdonerebbe per il crollo di “Cammurdinu”.

In conclusione, l’AltraSciacca chiede al sindaco “quali siano le concrete iniziative in atto per la salvaguardia del promontorio di Coda della Volpe e per l’eliminazione dell’incredibile perdita fognaria che su esso si riversa”.

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